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Ambrogio Lorenzetti a Siena, mostra prorogata

Ambrogio Lorenzetti - Professione pubblica di San Ludovico di Tolosa (particolare) 1334-40 affresco staccato, Siena, Basilica di San Francesco Ambrogio Lorenzetti - Professione pubblica di San Ludovico di Tolosa (particolare) 1334-40 affresco staccato, Siena, Basilica di San Francesco
Ambrogio Lorenzetti - Professione pubblica di San Ludovico di Tolosa (particolare) 1334-40 affresco staccato, Siena, Basilica di San Francesco
Ambrogio Lorenzetti – Professione pubblica di San Ludovico di Tolosa (particolare) 1334-40 affresco staccato, Siena, Basilica di San Francesco

La mostra dedicata Ambrogio Lorenzetti a Santa Maria della Scala è stata prorogata a grande richiesta fino a domenica 8 aprile.

La mostra Ambrogio Lorenzetti a Santa Maria della Scala, aperta al pubblico lo scorso 22 ottobre e la cui chiusura era prevista il 21 gennaio 2018, viene prorogata, a grande richiesta, fino all’8 aprile 2018.
Nel corso di questi mesi l’esposizione ha ottenuto grandi consensi di pubblico, registrando finora oltre 35mila presenze.
Alla luce del successo ottenuto, si è quindi lavorato per prolungarne l’apertura affinché possa essere visitata da coloro che non hanno avuto ancora modo di ammirare le opere del grande pittore senese ed anche per rispondere alle richieste che continuano a giungere agli organizzatori.

Non è stato per niente semplice, ma ce l’abbiamo fatta: la mostra continuerà, dopo il grande successo di pubblico e critica, suggellando la crescita del Santa Maria della Scala e delle politiche culturali e turistiche di Siena. Ambrogio ci accompagnerà fino alla primavera, per i senesi che non l’hanno ancora visitata o vogliono tornarci, per gli storici dell’arte ed i critici, e per i tanti turisti che avranno un motivo in più per scegliere Siena, scoprendo un capitolo fondamentale dell’arte medievale mondiale. Siamo felici di poter dare oggi l’annuncio ufficiale” commenta il Sindaco Bruno Valentini, che ha voluto con forza la proroga della mostra.

Ambrogio Lorenzetti, una Mostra a SienaAmbrogio Lorenzetti – afferma il direttore del Santa Maria Daniele Pittèri – è stato uno dei massimi pittori del XIV secolo, uno straordinario innovatore dei linguaggi stilistici e iconografici del suo tempo, oltre che un artista di elevate e raffinate qualità intellettuali. In un periodo in cui progressivamente, e fortunatamente, si sta abbandonando la logica delle grandi mostre blockbuster per abbracciare quella della riscoperta e della riflessione monografica sui grandi artisti del passato, un’esposizione dedicata a Lorenzetti assume un valore che va oltre l’impatto dell’evento.

L’esposizione rappresenta in realtà il culmine di un progetto partito da lontano, avviato nel 2015 con l’iniziativa “Dentro il restauro” e mirato ad una profonda conoscenza dell’attività dell’artista, ad una migliore conservazione delle sue opere e a favorirne la conoscenza presso il pubblico nazionale e straniero.

Ambrogio Lorenzetti, nonostante sia considerato uno degli artisti più importanti dell’Europa trecentesca, è ancora poco noto al pubblico per quel che concerne l’insieme della sua produzione artistica. Gli studi – spesso di livello altissimo – si sono concentrati, infatti, quasi esclusivamente sui suoi affreschi del Palazzo Pubblico di Siena, le Allegorie e gli Effetti del Buono e del Cattivo Governo in città e nel suo contado, manifesti cruciali dell’etica politica delle città-stato italiane nella tarda età comunale e in specie del governo senese dei Nove.

Ma la densità concettuale di questo insieme di affreschi ha messo in ombra il resto delle sue opere pittoriche. La mostra, preceduta da un’intensa attività di ricerca e dalle importanti campagne di restauro, rappresenta dunque l’occasione per provare a ricostruire la sua straordinaria attività.

Ambrogio Lorenzetti Allegoria del Buon Governo, 1338-1339, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena
Ambrogio Lorenzetti
Allegoria del Buon Governo, 1338-1339, Sala della Pace, Palazzo Pubblico, Siena

Una tale iniziativa è possibile soltanto nella città di Siena, che conserva all’incirca il settanta per cento delle opere oggi conosciute del pittore.

Ma la mostra – grazie a una serie di richieste di prestito molto mirate – sono esposte, tra le altre, opere provenienti dal Musée du Louvre, dalla National Gallery di Londra, dalle Gallerie degli Uffizi, dai Musei Vaticani, dallo Städel Museum di Francoforte, dalla Yale University Art Gallery – ambisce a reintegrare pressoché interamente la vicenda artistica di Ambrogio Lorenzetti, facendo nuovamente convergere a Siena dei dipinti che in larghissima parte furono prodotti proprio per cittadini senesi e per chiese della città.

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