Scopriamo i progetti per l’anno appena iniziato dei protagonisti del sistema dell’arte italiana: critici e storici dell’arte, direttori di museo, artisti, galleristi, collezionisti, operatori culturali
1. fiere. Come gallerista vorrei essere un po’ più presente alle fiere. A dire il vero sono sempre stato molto critico con questo tipo di manifestazioni, soprattutto con la loro proliferazione. A mio parere i veri luoghi dell’arte sono le gallerie ed i musei. Detto questo, credo che dopo anni di assenza sia giunto il momento di riprovarci.
2. spazi virtuali. C’è un’altra cosa su cui sto riflettendo da tempo e cioè su come combinare il fare galleria con gli spazi virtuali. L’esperienza mi dice che non tutto ciò che è internet è produttivo, bisogna quindi ragionarci e cercare le soluzioni più adatte al mio lavoro. Valuterò piattaforme dedicate o social networks come Instagram su cui del resto sono già approdato, cercando di utilizzarli al meglio. Rispetto alle fiere che sono una realtà già conosciuta e collaudata, il rapporto internet / galleria è ancora un punto di domanda.
3. leggere. L’ultima cosa infine che mi riprometto è di carattere personale. Per anni sono stato quello che si definisce un buon lettore. Il numero di libri che leggo non è più quello dei tempi migliori. Vorrei riprendere il ritmo.
Francesco Annarumma è un gallerista attivo dal 2002 a Napoli, con sede dal 2015 in Via del Parco Margherita. Fra il 2006 e il 2008 ha gestito anche una sede della galleria a Milano