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Sarà Parma la Capitale Italiana della Cultura 2020

Parma

ParmaLa città emiliana si è imposta su una rosa di finaliste che vedeva in corsa anche Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso

Dopo Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018) e Matera (2019, Capitale europea della cultura), sarà la città di Parma a fregiarsi del titolo di Capitale Italiana della cultura per l’anno 2020. A proclamarla il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, nel corso della cerimonia svoltasi presso la Sala Spadolini del Mibact, a Roma: la città emiliana si è imposta su una rosa di finaliste che vedeva in corsa anche Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. La Giuria di selezione, presieduta da Stefano Baia Curioni, era composta anche da Maria Luisa Polichetti, Antonia Pasqua Recchia, Francesca Cappelletti, Franco Iseppi, Cristina Loglio e Giuseppe Piperata. Alla vincitrice verrà assegnato un contributo di 1 milione di euro e l’esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità.

La cerimonia per la Capitale Italiana della cultura per l’anno 2020
La cerimonia per la Capitale Italiana della cultura per l’anno 2020

Leggendo le motivazioni che hanno indotto la giuria a scegliere Parma, Franceschini ha sottolineato l’esempio virtuoso nella progettualità, con un sistema esteso su base territoriale, la capacità di attivazione di distretti, la fruttuosa integrazione fra discipline artistiche, con particolare riferimento all’area musicale. “Sette distretti socio-culturali, dislocati in diverse aree della città, che diventano spazi di creatività, riflessione, rigenerazione e innovazione”, si legge nello statement con il quale Parma presentava la propria candidatura. “Una Parma nuova che sta nascendo offre alla Parma storica e ai suoi palinsesti temporali l’occasione di vivere dentro l’oggi, in una città multiculturale che costruisce giorno per giorno la sua contemporaneità. Trentadue progetti stretti attorno al claim della candidatura – La cultura batte tempo – e ad un ambizioso progetto pilota. Trentadue sfide divise in produzioni, cantieri, esposizioni e rassegne, costruite insieme a tutte le istituzioni, le associazioni e le forze nazionali e europee di Parma e del territorio che la circonda, in una sinergia virtuosa tra pubblico e privato resa stabile a partire da questa candidatura. Trasformare lo spazio significa rigenerare il tempo che quello spazio produce, significa mettere in gioco una visione di città trasversale ai vari ambiti: dalla cultura all’urbanistica, dal sociale al turismo, dall’ambiente agli educativi e alle pari opportunità. Parma 2020 è una città intera, capace di fare impresa e di presentare un modello culturale a più voci e al contempo unitario, che dovrà guidarla da subito e negli anni a venire”.

http://www.beniculturali.it

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