L’impressionismo e le luci della Normandia al Forte di Bard (Valle d’Aosta). Fino al 17 giugno una mostra per scoprire come il movimento Impressionista parta da molto più lontano e abbia una vita molto più lunga di ciò che comunemente si immagina.
Al Forte di Bard (Valle d’Aosta) fino al 17 giugno la mostra Luci del Nord. IMPRESSIONISMO IN NORMANDIA racconta un’origine pressoché sconosciuta di uno dei movimenti artistici più noti e che influenzò maggiormente lo sviluppo dell’arte moderna. Il progetto, curato dallo storico dell’arte francese Alain Tapié, propone infatti una lettura inedita dell’ormai “inflazionata” tematica, mostrando come la Normandia, quel microcosmo particolare di fisicità vibrante e di sublimi aspri contrasti delle luci del nord, abbia influito nella nascita della “pittura d’impressione”.
Raramente è stata data infatti una visione territoriale di un linguaggio artistico ampio come l’Impressionismo. In questo caso invece l’accento va posto proprio sulle suggestioni originate dal territorio, da un specifico genius loci, e su come queste abbiano ispirato le prime opere, perlopiù disinteressate, ma con grande identità locale: tele dai toni spezzati, dense e pastose ritraggono situazioni di durezza del lavoro e della vita quotidiana del luogo.
Le opere esposte sono di piccolo formato, di esercizio, prive di committente e proprio per questo motivo dalla pennellata libera e dall’ampia dimensione sperimentale, in cui c’è già in fieri tutto il divenire rivoluzionario della tecnica impressionista. Un impressionismo dunque che parte da molto più lontano e ha una vita molto più lunga di ciò che si immagina.
Il curatore ha raccontato di come la prospettiva atmosferica inizi a sfumare e dare respiro allo spazio prima ordinato dalla sola prospettiva matematica e ha spiegato come una Pittura romptué (dai toni di colore rotto) en plein air vi fosse già molto prima di metà Ottocento: questo in primis a Venezia nel ‘600, ma poi soprattutto poi in Normandia appunto, dove i primi artisti inglesi (si veda già la pennellata di Turner, ma con lui soprattutto Girtin e Cotman) si recavano per dipingere”dal vero” immergendosi nella esperienza naturale e visuale di una natura eroica, selvaggia e densa di contrasti. Fra questi nomi come Corot, Courbet, Boudin, Jongkind ma anche un giovane Monet o Renoir, che passarono lunghi periodi in questa regione e dei quali sono presenti in mostra curiose opere. E’ questo l’ambiente naturale, nella cui densità selvaggia si rende caduco ogni principio di preconcetta composizione accademica, in cui affondano le radici, le tecniche, le sperimentazioni, la libertà pittorica, formale e di sperimentazione di quelli che diventeranno i movimenti d’avanguardia del Novecento.
Ma la Normandia in quegli anni era anche lo scenario di grandi cambiamenti sociali ed economici, legati tanto al progresso della tecnica (sviluppo rete ferroviaria) quanto congiuntamente allo sviluppo della borghesia e dei suoi nuovi costumi. Sono anni in cui si sviluppa la villeggiatura in luoghi naturali ancora intatti, storicamente segnati solo dall’umile vita di lavoro.
Così gli artisti in quei luoghi si trovano doppiamente alle prese con “l’arduo compito di riportare sulla tela un’idea di immensità che mi circonda” (come diceva Theodore Rousseau della Scuola di Barbizon), conquistati dagli aspri contrasti dei cromatismi e delle luci della selvaggia natura normanna, quanto dei suoi rapidi cambiamenti e delle contraddizioni fra tradizioni locali e costumi moderni dei nuovi “abitanti”.
Il nucleo di una settantina di opere in mostra, articolate in un percorso cronologico, appartiene principalmente a una collezione privata gestita dall’Association Peindre en Normandia con sede a Caen, messa insieme e curata dallo stesso Tapiè con acquisti mirati a partire dagli anni ’70. Esposta in Italia solo in una mostra a Lecce in forma parziale, la collezione arriva al Forte di Bard con l’intento di farla conoscere e valorizzare anche questa storia spesso sconosciuta, relativa ad uno dei movimenti più noti e apprezzati della storia dell’arte. A tale collezione si aggiungono inoltre prestiti provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dal Musée Marmottan di Parigi e dal Musée Boudin di Honfleur.
Luci del Nord. IMPRESSIONISMO IN NORMANDIA
Forte di Bard. Valle d’Aosta
3 febbraio – 17 giugno 2018
Ingresso: Intero 8euro – Ridotto 6,50 euro
Per saperne di più: Forte di Bard