L’installazione provvisoria di Andrea Gandini ironizza sull’annosa questione delle buche di Roma. La foto dell’opera ha fatto in breve tempo il giro dei social.
Il mondo dei social è stato il primo a sdrammatizzare la pesante situazione delle buche nelle strade romane, l’annosa questione che si è ulteriormente aggravata in seguito agli eccezionali eventi atmosferici della scorsa settimana. Fotomontaggi con coccodrilli e canne da pesca , corsi di speleologia e richiami a vecchi film hanno spopolato da Facebook fino a WhatsApp.
Anche l’Arte prova a strappare un sorriso ai romani alle prese con il quotidiano ‘slalom’ stile rally tra buche della città, con un’installazione che raffigura una mano che chiede aiuto da uno dei tanti ‘mini crateri “ che si sono generati o aggravati con il susseguirsi di neve, ghiaccio e pioggia di qualche giorno fa.
In breve tempo la foto dell’opera, che possiamo a maggior ragione definire ‘di strada’ , ha fatto il giro dei social.
L’autore è Andrea Gandini, un artista che i romani e i turisti conoscono bene perché girando per le vie della Capitale è impossibile non imbattersi in una delle sue suggestive opere di legno intarsiato. Da qualche anno infatti, lo scultore dona nuova vita ai tronchi di alberi senza vita abbandonati sui marciapiedi della cittá.
Armato di scalpello e mazzuolo il giovane artista di strada incide volti , spesso malinconici e a occhi chiusi – quasi a volersi isolare dal caos della città – in un magico dialogo con le venature del legno.
Con il tempo la sua Arte ha conquistato un po’ tutti e non mancano le commissioni anche fuori del confine cittadino.
In un certo senso c’è una continuità tra le sue sculture ricavate dai tronchi degli alberi e l’opera intitolata “Aiuto” che ha ironicamente definito una ‘installazione temporanea di legno e asfalto’. La bellezza che squarcia il velo dal comodo torpore dell’abitudine al brutto e all’abbandono.
L’opera è stata realizzata all’incrocio tra la Circonvallazione Gianicolense e Via di Donna Olimpia. Andrea ci ha confidato che aveva già provato a posizionarla su una via della Portuense ma ” le buche erano talmente profonde che non spuntavano neanche le dita!”.
Per chi vuole conoscere le altre opere di Andrea Gandini:
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