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Due vetrine, due artisti. A Milano e Roma Aspesi mette in mostra Gianluigi Colin ed eL Seed

Opere di Gianluigi Colin nello store Aspesi in via San Pietro all’Orto a Milano Opere di Gianluigi Colin nello store Aspesi in via San Pietro all’Orto a Milano
Opere di Gianluigi Colin nello store Aspesi in via San Pietro all’Orto a Milano
Opere di Gianluigi Colin nello store Aspesi in via San Pietro all’Orto a Milano

Arte contemporanea protagonista nei due store Aspesi, in via San Pietro all’Orto a Milano e in via del Babuino a Roma

Nato nel 1969 come brand di abbigliamento, verso la fine degli anni ’70 avvia collaborazioni con importanti designer, tra i quali Walter Albini e Franco Moschino. Ora Aspesi punta a ravvivare il suo incrocio con la creatività visuale, ospitando fino al 31 marzo opere di arte contemporanea direttamente nelle vetrine di due suoi prestigiosi negozi, in via San Pietro all’Orto a Milano e in via del Babuino a Roma. “Un momento di contatto tra narratori di storie contemporanee”, viene presentato, quello fra le opere di Gianluigi Colin, affermato artista oltre che cover editor del supplemento culturale la Lettura del Corriere della Sera, ed eL Seed, artista franco-tunisino focalizzato su un unico medium, la calligrafia.

 

Opere di eL Seed nello store Aspesi in via del Babuino a Roma
Opere di eL Seed nello store Aspesi in via del Babuino a Roma (courtesy Patricia Armocida Gallery)

Nelle vetrine milanesi sono quindi esposti i Sudari di Gianluigi Colin, che da molti anni conduce una ricerca artistica intorno al dialogo tra immagini e parole. Opere astratte, su tela, nate da un procedimento concettualmente complesso, quello di pulitura delle rotative di stampa dei giornali. Visibili allo store Aspesi ci sono Sudario (2 Novembre 2015), 2018; Sudario (7 Aprile 2011), 2018; Sudario (12 Ottobre 2013), 2018. A Roma protagonista è invece la particolare tecnica di eL Seed. Con la quale sin dall’inizio della carriera ha raccontato storie antiche e contemporanee. Tradotto le opere dei poeti sufi e degli scrittori di oggi, traslate poi nella forma più attuale della comunicazione: l’arte contemporanea. Tutto riscontrabile in Alive I e Alive III, le due opere presenti nella Capitale, nelle quali ha scelto di tradurre in lettere calligrafiche una frase Khalil Gibran: “In piedi di fronte a te sono vivo. Chiudi gli occhi e mi vedrai”.

https://www.aspesi.com/

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