Un inedito Corcos, già della collezione di Theo Van Gogh, in mostra a Parigi

Un inedito Vittorio Matteo Corcos in mostra a Parigi dal 21 marzo

Inaugurerà il prossimo 21 marzo presso gli spazi della Galleria Maurizio Nobile di Parigi la mostra “Gli Italiani a Parigi – da Boldini a Severini” (con la collaborazione con la Galleria Bottegantica di Milano) dedicata agli artisti che si affermarono a Parigi a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Saranno una ventina le opere esposte, per lo più inedite, provenienti da una collezione privata.

Tra gli artisti in mostra ricordiamo Giovanni Boldini, Federico Zandomeneghi, Antonio Mancini e Gino Severini. A questi si aggiunge Vittorio Matteo Corcos, con tre straordinarie opere inedite, a suo tem-po acquistate dal mercante Theo Van Gogh, fratello del celebre Vincent: Dis-moi tout!, L’amateur des estampes (Portrait de Adolphe Goupil?), Au Bois de Boulogne.

Molti furono gli italiani che approdarono a Parigi. Dalla seconda metà dell’800, la Ville Lumière divenne la culla di molteplici movimenti artistici che sconvolsero i codici dell’arte. Parlare di pittori italiani e valorizzarne il contributo in un paese come la Francia è un’impresa notevole, ma allo stesso tempo sfidante. Furono proprio gli Italiani a dare vita a due correnti tra le più rilevanti dell’epoca che influenzarono le avanguardie: la Metafisica e il Futurismo. Alcuni degli artisti in mostra come Boldini, Severini, Marchetti e Zandomeneghi, ebbero molta fortuna a Parigi tanto da prolungare il loro soggiorno per l’intera vita, dimostrando di sa per compiacere lo spirito francese

VITTORIO MATTEO CORCOS (Livorno 1859- Firenze 1933)Dis-moi tout! Olio su tela, 93 x 61 cm Firmato e datato in basso a sinistra: “V. Corcos 83” — VITTORIO MATTEO CORCOS
(Livorno 1859- Firenze 1933)Dis-moi tout!
Olio su tela, 93 x 61 cm
Firmato e datato in basso a sinistra: “V. Corcos 83”

Si erano perse le tracce di Dis-moi tout! di Vittorio Matteo Corcos fin dalla fine dell’Ottocento: si tratta di uno dei capolavori assoluti della produzione parigina di Corcos, eseguito nel 1883 e subito acquistato da Theo Van Gogh, fratello di Vincent, responsabile di una delle principali succursali poste sotto il controllo del potente mercante Goupil. L’acquisto era stato preceduto un mese e mezzo prima dall’arrivo in galleria del dipinto Nous verrons! (ubicazione sconosciuta), di identiche dimensioni e inizialmente concepito en pendant di Dis-moi tout!. Entrambe le opere, accattivanti persino nel titolo ad effetto, furono in seguito vendute al mercante statunitense Charles Field Haseltine.

Il successo del dipinto è dovuto in buona parte dalla decisione del mercante Goupil di farlo riprodurre a stampa in formati e tecniche diverse. La varietà di riproduzione di Dis-moi tout! indica la popolarità davvero eccezionale raggiunta da questa immagine, al punto da essere considerata una delle indiscusse icone d’amore della Belle Epoque.

Sempre di Corcos la mostra annovera pure il raffinato Amateur des estampes, forse da identificare con il dipinto di analogo titolo che le fonti annoverano tra i primi eseguiti da Corcos per Goupil. Inoltre la somiglianza dell’uomo effigiato con quella del mercante parigino farebbe ipotizzare che l’opera sia stata concepita fin dall’inizio come un vero e proprio ritratto di Goupil, la cui iniziale fortuna economica è legata proprio al commercio e all’edizione di stampe tratte da quadri antichi e moderni.