Fino al 24 aprile nella sede di Los Angeles di Gagosian saranno in esposizione una serie di “The Veil Paintings” creati direttamente da Hirst, senza l’aiuto di alcun assistente.
Dopo le aspre critiche ricevute nel 2012, quando grazie ad un esercito di assistenti creò 1.375 dipinti, Damien Hirst dichiara ora tramite Instagram che a muovere il pennello questa volta sono state unicamente le sue mani. Non è la prima volta che l’artista inglese lavora da solo, ma di certo non accade spesso. Diventa quindi un’occasione quasi unica poter ammirare le vivaci chiazze di colore scaturire direttamente dal braccio di chi le ha ideate.
«Per me, The Veil Paintings si riferiscono al presente, a qualcosa in energetico divenire, come i pianeti o le idee, si riferiscono alla crescita» ha spiegato Hirst. Le opere astratte dallo spiccato valore concettuale rintracciano un motivo d’ispirazione nelle opere puntiniste di Georges Seurat e in quelle post-impressioniste di Pierre Bonard.
«Un velo è una barriera, una patina tra due cose, qualcosa che puoi guardare e attraversare, è solida ma invisibile, allo stesso tempo rivela e nasconde la verità, ciò che stiamo cercando» (Damien Hirst)
Qui il post con cui Hirst ha annunciato la notizia.