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Scatti ritmici. Federica Boncompagni a Spoleto fotografa la danza

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In questi giorni a Spoleto si sta svolgendo la manifestazione dedicata ai giovani talenti della danza provenienti da tutto il mondo, l’International Dance Competition Spoleto, arrivata alla sua 27esima edizione. Dal 18 al 24 marzo la splendida e conosciutissima cittadina umbra è tornata ad essere palcoscenico della Settimana Internazionale della Danza e del Concorso Internazionale di danza Città di Spoleto, l’unico evento italiano a far parte dell’International Federation Ballet Competition e che da ben 16 anni porta nella Città dei due Mondi un totale di 7mila giovani danzatori.

Sotto la Direzione Generale di Paolo Boncompagni, la Direzione Artistica di Irina Kashkova e la Presidenza Onoraria di Alberto Testa, l’International Dance Competition Spoleto è divenuto l’evento coreutico imperdibile che si conferma essere tra i grandi ed importanti appuntamenti per la formazione di tutti coloro che si affacciano alla carriera nell’arte tersicorea. Ma oltre al concorso e allo stage annesso quest’anno la direzione ha organizzato un altro interessante appuntamento fruibile da tutti con lo scopo di avvicinare ancor di più la Settimana della Danza: una mostra fotografica a cura di Federica Boncompagni, installata presso l’Art Cafè in pieno centro di Spoleto. La mostra dal titolo Scatti ritmici, naturalmente ha come tema la danza e i suoi danzatori.

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Abbiamo voluto rivolgere alcune domande alla giovane fotografa.

Fotografare la danza, perchè?
Oggi è il mio principale lavoro, sono direttrice ed insegnante di tecnica contemporanea e propedeutica classica nella mia scuola “Musical’Arte” a Rieti, fondata nel 2014. Insegno inoltre, come docente ospite, tecnica contemporanea presso altre sedi. La danza è parte della mia vita che la caratterizza e colora tutti i giorni, ma non è tutto.

La danza è il soggetto esclusivo dei tuoi scatti o ti piace fotografare anche a altro?
Fotografo ciò che più mi piace, solitamente il dettaglio e i particolari.

Per fotografare la danza bisogna conoscerla bene, in quanto solo chi sa quando è il momento apice di un passo può fissarlo. Tu hai studiato danza?
Ho iniziato a studiare danza all’età di 4 anni; nel 2011 mi laureo nel triennio di  tecnica contemporanea all’Accademia Nazionale di Danza a Roma. Ho danzato molto, prendendo parte anche ad importanti eventi, come il Festival dei due Mondi a Spoleto ed è anche per questo che sono molto affezionata a questa città.

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La mostra presente all’Art Cafè cosa ritrae in particolare e perchè la scelta di quelle foto specifiche?
Sono foto provenienti dalle due precedenti edizioni dell’IDCspoleto. Le  ho scelte perchè in qualche modo i miei scatti mi rappresentano sempre.

Le foto scattate in questi giorni al concorso sono state soddisfacenti per te? Ce n’è qualcuna in particolare che consideri più ben riuscita?
Sono una stramaledetta perfezionista nella vita e quindi non mi ritengo quasi mai soddisfatta delle cose che faccio. La trovo, però, una cosa positiva perchè in questo modo tendo sempre a migliorarmi.

Pensi che anche il prossimo anno si ripeterà l’esperienza dell’esposizione con le nuove fotografie?
Mi auguro di sì e questa volta mi piacerebbe molto esporre nel foyer del teatro.

Altre mostre in previsione?…se si dove?
Si, ce n’è in programma un’altra a Rieti nel prossimo mese.

Cosa rappresenta per te l’arte della fotografia?
La capacità di osservare le cose, guardandole oltre la loro apparenza è ciò che mi ha spinto a fotografare. La fotografia di danza è la mia espressione massima, ho capito che mi piaceva quando provavo un senso d’estasi nel guardare gli altri danzare e nei loro movimenti ritrovavo la mia libertà. Nulla è giusto o sbagliato, bello o brutto, c’è solo del tuo e tu racconti.

E si può vivere facendo il fotografo oggi, nell’epoca del digitale, dei cellulari e dei selfie?
Fortunatamente non è il mio unico lavoro, poichè purtroppo con l’era del digitale la professione del fotografo ha perso la sua essenza.

“Scatti ritmici” è visibile fino a domenica 25 marzo, poi come ha annunciato la Boncompagni l’appuntamento è a Rieti.

 

Alcune immagini dell’allestimento della mostra:

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