Art Basel Hong Kong non è ancora ufficialmente inziata -aprirà infatti domani 29 marzo al pubblico- ma forse ha già il suo top price: si tratta di un dipinto astratto di Willem de Kooning, Untitled XII (1975), di cui vi avevamo già parlato >>> qui.
A realizzare la vendita -da niente meno che 35 milioni $- è stata la galleria newyorkese Lévy Gorvy, che ha finalizzato il colpo milionario a meno di due ore dall’apertura della preview della fiera per i collezionisti e i VIPs, tenutasi il 27 marzo.
La rapidissima vendita di quello che era -senza dubbio- uno tra i pezzi più interessanti e ambiti di tutta la fiera conferma le intuizioni degli addetti al settore che negli ultimi anni hanno puntato tutto su un mercato -quello asiatico- che non sembra avere freni in quanto a crescita. Lo dimostrano i più recenti report e le schiere di compratori che non esitano a spendere cifre a sette o otto zeri per aggiudicarsi i pezzi migliori.
>> La galleria ha naturalmente rifiutato di fornire il nome o la nazionalità dell’acquirente, limitandosi a specificare che il lavoro é destinato a una collezione privata.
Il gallerista e co-fondatore Brett Gorvy ha ammesso che la galleria aveva già in mente i collezionisti asiatici quando ha deciso di presentare il lavoro a Hong Kong, preferendo questa giovane fiera -solamente alla sua settima edizione- a quella storica di Basilea o ad una private sale, complice anche il noto e ormai ex-proprietario dell’opera, che ha generato una notevole attenzione intorno al capolavoro.
Gorvy ha inoltre dichiarato ad artnet News che la galleria ha adattato la propria offerta -che comprende anche opere di Frank Stella, Warhol e Yayoi Kusama- al pubblico asiatico. “Una delle cose che ho imparato da Christie’s è che c’è un target di persone con un budget che supera ampiamente i 20 milioni $”, ha detto. “É un gruppo ristretto ma composto da individui davvero appassionati e competenti, che vogliono solo il meglio del meglio.”
>> Nonostante il prezzo possa sembrare molto alto, si posiziona nella media dei risultati che l’artista ha recentemente realizzato in asta o in trattative private. Nelle parole del gallerista “il prezzo richiesto era leggermente al di sotto di quello che si sarebbe raggiunto in un’asta mediamente competitiva”.
Ma il de Kooning non è l’unica star dello stand. A poche ore dall’apertura, la galleria ha annunciato la vendita di quattro dipinti di Pat Steir, appartenenti ad un lavoro intitolato “For Hong Kong”, ispirato alla poesia e alla cultura cinese, che ha chiaramente colpito gli acquirenti: collezionisti privati e fondazioni con sede in Asia.