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Scandalo Leonardo. La National Gallery falsificò l’attribuzione della Madonna Litta?

Particolare della Madonna Litta, divisa nell'attribuzione fra Leonardo e Boltraffio Particolare della Madonna Litta, divisa nell'attribuzione fra Leonardo e Boltraffio
Particolare della Madonna Litta, divisa nell'attribuzione fra Leonardo e Boltraffio
Particolare della Madonna Litta, divisa nell’attribuzione fra Leonardo e Boltraffio

Secondo Martin Kemp, docente emerito alla Oxford University, la National Gallery avrebbe alterato l’attribuzione del dipinto proveniente dall’Hermitage di San Pietroburgo. Per molti opera dell’allievo Boltraffio

Per qualche ragione, biografica, storiografica e ormai anche comunicativa, Leonardo da Vinci sembra divenuto l’artista perfetto per scatenare polemiche, scoperchiare fittissimi misteri e consegnare alla luce segreti tutti da verificare, ma sempre potenzialmente dirompenti e certamente capaci di guadagnare prime pagine in tutto il mondo. Quando poi al suo nome si associa quello di un tempio sacro museale per l’arte antica come la National Gallery di Londra, allora l’attenzione – con tutte le cautele del caso – è praticamente obbligatoria. Accade ora, e a scoperchiare il nuovo intrigo non è qualche storico di secondo piano magari in cerca di visibilità, ma nientemeno che Martin Kemp, docente emerito alla Oxford University, grande e riconosciuto studioso del Rinascimento italiano, autore del libro Living with Leonardo (Thames & Hudson). Che dalle pagine di The Art Newspaper accusa la National Gallery di aver alterato l’attribuzione di un “Leonardo” proveniente dallo State Hermitage Museum di San Pietroburgo in occasione della mostra Leonardo da Vinci: Painter at the Court of Milan, andata in scena a Londra fra il 2011 e il 2012.

La Madonna Litta, divisa nell'attribuzione fra Leonardo e Boltraffio
La Madonna Litta, divisa nell’attribuzione fra Leonardo e Boltraffio

Oggetto del contendere: la Madonna Litta, esposta nella mostra come autografa di Leonardo, quando invece gli studiosi sono decisamente divisi sull’attribuzione, molti propendendo per assegnarla a Boltraffio, pur celebre allievo del maestro. Ma stando a Kemp, il fatto grave sarebbe che la forzatura attributiva sarebbe stata voluta, visto che l’Hermitage avrebbe acconsentito al prestito soltanto se il dipinto fosse stato riconosciuto senza dubitativi come autentico del vinciano. Secondo lo studioso, gli stessi curatori della National Gallery lo ritenevano opera un allievo: opera “basata su un progetto di Leonardo… ma la vera esecuzione è lo studio… è [di] Boltraffio“. E sul catalogo di Londra fu Tatiana Kustodieva, curatrice dell’Hermitage, a catalogare la Madonna Litta come un Leonardo, datandola al 1491-95, senza minimamente fare menzione di altre possibili attribuzioni, citando anzi “prove indiscutibili” della mano del maestro. E Kemp ricorda pure come uno studio di panneggi per la Madonna Litta fu catalogato nella mostra come di Boltraffio: “perché Leonardo avrebbe fatto qualcosa basandosi sul disegno del suo allievo Boltraffio?“.

https://www.nationalgallery.org.uk/

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