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Pietro Consagra protagonista a miart da Robilant +Voena

pietro_consagra

Per Miart 2018 (13- 15 aprile) la Galleria Robilant +Voena dedica lo stand a Pietro Consagra. Dalla scultura alla pittura e all’architettura, Consagra si è mosso in tutti gli ambiti dell’arte. In fiera  vengono presentati dipinti e Sibilline, sculture composte da tre forme dinamiche di diverso colore accostate in atteggiamento misterioso. Le varianti di colore accentuano la diversità di ogni singolo elemento benché il rapporto stabilito tra di essi risulti armonioso e nello stesso tempo indecifrabile.

Lo stesso senso di vitalità e imprevisto si ritrova nella pittura, pratica che Consagra così descriveva: «Mentre disegno quasi continuamente e scrivo quando mi capita, dipingo a periodi e preferibilmente d’estate quando le giornate sono lunghe e la luce è smagliante. Dipingere è provocante e non puoi mollare. C’è continuamente qualcosa che puoi mettere diversamente. La pittura si modifica sempre mentre la fai: il colore non è mai fermo, definito come vorresti e devi andarci dietro a rincorrere quello che ancora non puoi sapere».

Anche nei quadri, come nella scultura, le immagini perseguono la giustizia orizzontale della frontalità (nucleo tematico fondante di Consagra) che mette in crisi ogni forma di gerarchia spaziale tra figure e sfondo, tra centro e periferia, persino tra alto e basso, determinando una serie di accadimenti che giocano nella compresenza di continuo e discontinuo.
Per addentrarsi nell’avventura e nell’azzardo esplorativo della pittura di Consagra lo spettatore potrà sedersi su tre attraenti sculture-sedili dalle forme arrotondate, anche in un colloquio a due.

 

Dallo scritto di Pietro Consagra Dipingendo (1998)
Mentre disegno quasi continuamente e scrivo quando mi capita, dipingo a periodi e preferibilmente d’estate quando le giornate sono lunghe e la luce è smagliante. Dipingere è provocante e non puoi mollare. C’è continuamente qualcosa che puoi mettere diversamente. La pittura si modifica sempre mentre la fai: il colore non è mai fermo, definito come vorresti e devi andarci dietro a rincorrere quello che ancora non puoi sapere.
Un pittore ha molta voglia dell’incertezza e quando si prepara al lavoro deve essere disposto a tutto.
Quando la mattina mi metto a dipingere sto in piedi anche per otto ore di seguito davanti alla tela camminando su e giù.
Dipingo a sfinire come quando si sfinisce nell’amore. Inseguo la forma e il colore è il ruffiano, la lusinga.
Mi dà un senso di grande vitalità come in un campo di battaglia dove, anche se sei sfinito, non sei sconfitto perché c’é sempre l’indomani che puoi riprenderti ciò che il colore ti deve.
La pittura mi obbliga a perseverare, a riprendere la lotta perché il quadro va finito – finché sei sfinito.

miart 2018

13 – 15 aprile 2018
preview 12 aprile 2018
fieramilanocity, padiglione 3, gate 5 Milano

www.miart.com

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