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Glorie di carta. I fasti della storica arazzeria Barberini rivivono a Roma

Arazzeria Barberini Pietro da Cortona, Costantino abbatte gli idoli
Arazzeria Barberini
Giovan Francesco Romanelli, La Natività

Fino al prossimo 22 aprile 2018 un’intera sala di Palazzo Barberini di Roma è dedicata all’allestimento dei cartoni preparatori per le più importanti serie di arazzi realizzate dalla fabbrica della famiglia Barberini.

Il riguardante che si accinga, con motivata diligenza, a percorrere il ricco itinerario museale di Palazzo Barberini, appena giunto al primo piano si potrà imbattere, ancora per qualche settimana, in una piccola mostra di grande valore documentale.

Rivive, infatti, tra le nobili mura della prima sala la storia negletta del Cardinale Francesco Barberini, nipote di Urbano VIII (il Papa del processo a Galileo), che volle fondare, nel 1627, un fortunato laboratorio di tessitura di arazzi, l’allora celebre arazzeria Barberini -la manifattura è stata attiva per circa cinquant’anni, fino alla morte del porporato- affidandone la direzione all’arazziere fiammingo Jacob van den Vliete (nome italianizzato in Giacomo della Riviera).

Arazzeria Barberini
Pietro da Cortona, Ritratto di Urbano VIII

La fondò avendo avuto in dono, dal re di Francia Luigi XIII, sette grandi arazzi tessuti su disegni di Rubens e dedicati alla vita esemplare di Costantino il Grande -il primo imperatore romano convertitosi al cristianesimo- e avendo desiderio di possederne altri cinque, i cui disegni preparatori (che venivano eseguiti di solito su cartone) commissionò a Pietro da Cortona ed ai suoi allievi.

>>La fabbrica produsse, nell’arco della sua attività, sette serie di arazzi; tra queste, oltre alle già menzionate Storie di Costantino (1630- 1641), ricordiamo i cicli della Vita di Cristo (1643-1656) e della Vita di Urbano VIII (1663-1679) affidati rispettivamente a Giovanni Francesco Romanelli e ad Antonio Gherardi, allievo del Cortona.

La piccola mostra comprende cinque opere: tre cartoni preparatori appartenenti a ciascuna delle tre suddette serie di arazzi, ritenute dai curatori le più importanti dell’intera produzione manifatturiera, e due dipinti: il ritratto di Urbano VIII (Pietro da Cortona) e Urbano VIII in visita al Gesù durante le celebrazioni del centenario dell’Ordine dei Gesuiti (Andrea Sacchi, Filippo Gagliardi, Jan Miel).

Arazzeria Barberini
Pietro da Cortona, Costantino abbatte gli idoli

Sono tutte opere commissionate per magnificare la fama e le gesta della famiglia Barberini che fu una delle più eminenti nella controversa Roma papalina. Ci disponiamo nel bel mezzo della sala e ci volgiamo ripetutamente intorno a guatare più volte, con alterna attenzione, ora l’uno ora l’altro quadro. Davanti ad un proscenio compostamente classico, talvolta arcadico, scopriamo agitarsi un’umanità tribolante, irrequieta, come fosse in perpetuo movimento.

Perfino Urbano VIII, nel celebre ritratto di Pietro da Cortona, appare come fissato in un attimo di volubile instabilità posturale. Ci accarezza il pensiero che l’arte possa, alle volte, sotto il manto accattivante della bellezza, accendere una fioca lucerna nell’oscuro retrobottega della condizione umana.

Arazzeria Barberini
Andrea_Sacchi, Filippo Gagliardi, Jan_Miel, Urbano VIII in visita al Gesù durante le celebrazioni del centenario dell’Ordine dei Gesuiti
Arazzeria Barberini
Antonio Gherardi, Maffeo Barberini presiede i lavori di bonifica del Lago Trasimeno

Informazioni utili

GLORIE DI CARTA. IL DISEGNO DEGLI ARAZZI BARBERINI

A cura di Maurizia Cicconi e Michele Di Monte

Dal 20 dicembre al 22 aprile 2018

Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13, Roma

Tel. 06 4824184

email gan-aar@beniculturali.it

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