‘Venezuela Crisis’ del fotografo venezuelano Ronaldo Schemidt è la foto vincitrice del più importante concorso di fotogiornalismo del mondo. In arrivo a Roma, al Palazzo delle Esposizoni, la mostra in prima assoluta in Italia del World Press Photo 2018 .
Ad aggiudicarsi il primo premio del World Press Photo dell’edizione 2018 – il concorso del fotogiornalismo più importante al mondo – è ‘Venezuela Crisis‘ del fotografo venezuelano Ronaldo Schemidt (classe 1971 dell’agenzia France-Presse ). La foto è stata scelta da una giuria indipendente formata da esperti internazionali tra sei finaliste, a loro volta selezionate tra migliaia di domande di partecipazione inviate alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam da fotogiornalisti provenienti da tutto il pianeta.
I vincitori di tutte le categorie sono stati proclamati durante la cerimonia di premiazione che si è svolta durante il World Press Photo Festival di Amsterdam il 12 aprile.
Protagonista dello scatto più importante del 2018 , un ragazzo che scappa investito dalle fiamme in seguito a un ‘esplosione del serbatoio di una motocicletta, durante la manifestazione di protesta a Caracas dello scorso anno contro il presidente Nicolás Maduro.
Josè Victor Salazar – questo il nome del ragazzo di 28 anni – è miracolosamente sopravvissuto all’incidente anche se ha riportato ustioni di primo e secondo grado. Il giovane, diventato subito icona della crisi venezuelana, ora rappresenterà il simbolo universale delle forti tensioni politiche e sociali che caratterizzano l’attuale periodo storico in tutto il pianeta.
Del resto lo scopo principale del prestigioso concorso non è tanto quello di premiare il talento dei vari fotografi quanto di raccontare il mondo secondo vari punti di vista e varie angolazioni. Connettere il mondo con le storie che lo caratterizzano. Non a caso tra le varie categorie di quest’anno figura anche quella dedicata all’Ambiente.
Potrete ammirare tutte le splendide foto del World Press Photo 2018 nella grande mostra che si terrà a Roma, in prima assoluta italiana, presso il Palazzo delle Esposizioni dal 27 aprile al 27 maggio 2018 e che troverete anche sulle pagine di ArtsLife che non mancherà di raccontarvi ogni particolare della rassegna.
I temi affrontati sono molti ma oltre la metà purtroppo rappresentano scene crude, violente, intrise di follia umana. Non a caso all’ingresso di ogni mostra del concorso fotografico si avverte il pubblico che alcune scene potrebbero urtare la sensibilità delle persone più impressionabili. Non mancano però scatti colorati e sorprendenti dedicati alla Natura, per esempio.
In un mondo dove le immagini girano a velocità vertiginose, dove la realtà supera l’immaginazione, solo il talento di certi fotografi sa svegliarci dal torpore del bombardamento mediatico e suscitare in noi vive emozioni : dallo sdegno alla rabbia, dalla paura alla speranza. Ovviamente tra le foto esposte troverete anche la vincitrice del concorso. Cosa ha di speciale questa foto rispetto alle altre? Lo spiega Magdalena Herrera, direttrice di Geo France e Presidente della giuria che assegna il premio:
“Si tratta di uno scatto classico, ma ha un’energia istantanea e dinamica. I colori, il movimento, è ben composta, ha forza. Mi ha dato un’emozione istantanea”.
Il membro della giuria Whitney C. Johnson, vice direttore della fotografia National Geographic, ha aggiunto :
È piuttosto simbolico, in realtà, l’uomo ha una maschera sul viso, è venuto per rappresentare non solo se stesso in fiamme, ma una specie di questa idea del Venezuela che brucia”.
Il membro della giuria Bulent Kiliç, fotografo capo della Turchia Agence France-Presse ne da un’interpretazione ancora più globale:
“C’è un piccolo dettaglio nella foto. C’éuna pistola sul muro. Si legge “paz”. Significa pace. Ciò rende anche questa immagine forte “.