È morto il regista Ermanno Olmi, il “ragazzo della Bovisa” aveva 86 anni. Nel 1978 aveva vinto la Palma d’Oro con L’albero degli zoccoli.
Ermanno Olmi era malato da tempo, venerdì era stato ricoverato d’urgenza in ospedale ad Asiago.
Il cantore della cultura contadina e cattolica, spirito lombardo libero e colto era nato il 24 luglio 1931 a Bergamo, aveva poi vissuto a Treviglio e a Milano, “Ragazzo della Bovisa”, così titola la sua autobiografia.
Regista autodidatta, pioniere nel campo del documentario, creatore di un linguaggio personale e fuori da ogni schema fin da opere come Il tempo si è fermato, I recuperanti e la Circostanza, Ermanno Olmi ha portato per la prima volta al cinema il dialetto come lingua in quello che è diventato il suo film simbolo, L’albero degli zoccoli, un film dallo sguardo al contempo poetico e realistico sul mondo contadino e rurale. La filmografia di Ermanno Olmi è una di quelle costellate di premi, Palma d’Oro a Cannes, tre Leoni a Venezia (uno d’argento nel 1987 per Lunga Vita alla Signora!, uno d’oro nel 1988 per La Leggenda del Santo Bevitore, e alla carriera nel 2008), Nastri d’argento e David in gran numero – 9 David solo per Il Mestiere delle armi, altro suo successo internazionale, del 2002.
Il suo ultimo film è stato Torneranno i Pirati, del 2014.