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Un’autobiografia d’artista. Pietro Consagra, vita mia

Pietro Consagra Studente a Palermo, 1940 Studente a Palermo, 1940
Pietro Consagra Studente a Palermo, 1940
Studente a Palermo, 1940

Mercoledì 30 maggio, alle ore 18.30,  verrà presentato il volume “Pietro Consagra. Vita mia” alla Galleria d’Arte Moderna di Milano (Via Palestro 16, Sala da ballo).

Intervengono: Luca Massimo Barbero, autore della postfazione, Mario Cucinella, Alberto Fiz, Andrea Kerbaker

In queste pagine, pubblicate per la prima volta da Feltrinelli nel 1980 e oggi riproposte da Skira, lo scultore Pietro Consagra vuole raccontare se stesso, quel che ha fatto, visto, vissuto, non tanto e non soltanto in quanto artista ma in quanto uomo.

Pietro Consagra
Inaugurazione della Galleria Marlborough di New York, novembre 1967, da sinistra a destra: Ceroli, Festa, Clotilde, Bonalumi, Carmi, Scarpitta, Carmen Gregotti, Carla, Dorfles, Gregotti, Colombo, Castelli,
Dorazio, Simeti, Eco, Kiki Carmi, Icaro (foto Ugo Mulas)

Consagra ci racconta la sua vita: Mazara del Vallo, suo luogo natio, l’infanzia e la giovinezza nella povertà e al tempo della guerra; la scoperta delle potenzialità d’arte che erano in lui, i primi disegni, le prime sculture, lo sbarco degli Alleati in Sicilia; il trasferimento a Roma nel ’44, la milizia nel Partito comunista nell’immediato dopoguerra, i sodalizi e le inimicizie, le propensioni e le idiosincrasie, le polemiche a proposito della questione del “realismo” e dell’“astrattismo”; il distacco dal Pci e anzi dalla politica militante; il matrimonio con un’americana, i figli, il successivo venir meno della compagine famigliare; l’incontro con un’altra compagna e con una nuova comprensione del rapporto con la donna – e l’affermazione sua personale, intanto, nel contesto dell’arte internazionale, sino al 1980.

Pietro Consagra. Ritratto di Mimise, 1946, gesso
Pietro Consagra. Ritratto di Mimise, 1946, gesso

Le pagine dedicate alla “politica culturale” nell’area della sinistra del primo dopoguerra è la prima ricostruzione che ne dia conto dall’interno non senza qualche sobrio ricorso a un’aneddotica che ci restituisce al vivo personaggi e situazioni di quell’epoca. Una scelta di fotografie e di disegni documenta momenti fondamentali della vita e della produzione di Consagra, e una compendiosa scheda finale indica le fasi e le ragioni della sua traiettoria d’artista.

Pietro Consagra Lo studio al quarto piano di Piazza del Popolo, 1952
Lo studio al quarto piano di Piazza del Popolo, 1952
Pietro Consagra. Nel cortile il giorno dello sfratto, 1951
Pietro Consagra. Nel cortile il giorno dello sfratto, 1951
Umberto Saba, disegno a matita, 1946
Umberto Saba, disegno a matita, 1946

Pietro Consagra

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