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Salvo e Tancredi illuminano l’asta da record di Cambi

Parmeggiani Tancredi (1927-1964). Senza titolo, 1959
Parmeggiani
Tancredi
(1927-1964). Senza
titolo, 1959

Ha raggiunto quasi 3 milioni di euro l’asta dello scorso 8 maggio a Milano da Cambi: due cataloghi dedicati all’arte moderna e contemporanea

Battuti  circa 450 lotti con un risultato record: oltre 2.800.000 euro di aggiudicazioni e il 90% di venduto per valore. Molte le partecipazioni telefoniche e sul web, dall’Italia e dall’estero. Ottime le aggiudicazioni per i top lot dell’asta: De Chirico, Santomaso e Bonalumi, che hanno rispettato le stime previste. Salgono le quotazioni di Salvo, il pittore piemontese con “Il giorno fu pieno di lampi, la sera verranno le stelle”  ha raddoppiato le stime totalizzando 81.250 euro. Tancredi da una stima di 70.000 euro è stato venduto per 162.500 euro a un buyer in sala dopo un’accesa contesa contro offerte telefoniche e online.

Salvo (1947-2015). Il giorno fu pieno di lampi, la sera verranno le stelle, 1991
Salvo (1947-2015). Il giorno fu
pieno di lampi, la sera verranno le
stelle, 1991

Decisamente combattuta anche l’aggiudicazione di un bel acquarello di Mark Tobey, che partito da una stima di 15.000 euro ha totalizzato 45.000 euro. Molto apprezzate le opere di Graham Sutherland, l’artista inglese scomparso nel 1980, che per una tempera intelata e un olio su tela, entrambe degli anni ’70, hanno totalizzato rispettivamente 21.250 euro e 45.000 euro. Si conferma un interesse sempre più crescente per le opere del periodo nucleare e informale europeo: due olii fine anni ’50 del polacco Jerzy Kujawsly sono stati aggiudicati per 23.750 e 33.750 euro dopo un accanito rilancio di due collezionisti esteri. Stessa sorte e’ toccata a due tele dell’inglese Ralph Rumney che segnano un nuovo record per l’artista totalizzando rispettivamente 10.000 e 15.000 euro, contro delle stime minime di 4.000 – 5.000 euro.

Tra gli italiani molto bene un bel Birolli del 1958 venduto per 31.250 euro più i diritti. Ripresa anche dei maestri come Campigli, il cui olio su tela Tre case ha ottenuto 46.250 euro. Il mercato di questi artisti, un tempo molto quotati, sembra essersi ripreso dopo un lungo periodo di stasi. Sempre bene i Futuristi del secondo periodo, soprattutto Guglielmo Sansoni detto Tato e Giulio D’Anna, con le loro visioni dall’alto a bordo degli aeroplani. Questi autori cominciano ad essere molto richiesti fuori dal mercato italiano forse proprio per le loro quotazioni ancora accettabili.

www.cambiaste.com

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