L’opera d’arte, la forza del mare e la percezione del tempo. Roberto Coda Zabetta in occasione del progetto Cantiere 2 / Harbour, realizzerà una grande opera pubblica sul molo di Portivy, nella penisola di Quiberon in Bretagna, Francia. Oggi, 2 giugno 2018, verrà presentato il progetto espressione della reciproca implicazione tra pittura, architettura, ambiente naturale e paesaggio.
Roberto Coda Zabetta (1975) ha trasferito il suo studio in Bretagna per lavorare alla realizzazione dell’opera sul molo di Portivy. La materia pittorica è sempre stata al centro del suo lavoro che da oltre due anni sperimenta nelle sue opere l’utilizzo di materiali naturali. Oltre ai pigmenti naturali si è confrontato con materiali organici e con l’utilizzo di polvere di ostriche della Bretagna. Il progetto Cantiere 2 / Harbour, prevede la realizzazione di un grande intervento nel porto della cittadina. Tutta l’area verrà preparata con un accurato lavaggio utilizzando un’idropulitrice, in seguito saranno stesi sulla diga, sui muri e sul porto strati di “materia” utilizzando pigmenti naturali, polvere di ostriche, colla di pesce e pittura Airlite, vernice e pigmenti a impatto zero. Il mare e il tempo dissolveranno questa grande opera, animata dall’energia della natura e realizzata nel totale rispetto dell’ambiente che l’ha accolta.
Da millenni la forza dei venti, le maree, l’erosione del mare, il sole, le piogge, la salsedine scolpiscono le coste della penisola di Quiberon che si allunga nell’Oceano Atlantico. Chilometri di costa che passano sotto la denominazione di Côte Sauvage, la costa selvaggia, sono protetti dall’ente Conservatoire du Littoral. La forza, l’intensità e la purezza di questa natura sono elementi primigeni che hanno ispirato l’artista e sono anche i temi sui quali si è incentrata la sua ricerca da oltre un anno. L’artista è profondamente consapevole dell’impossibilità di arginare questi elementi incontrollabili e, per questo, il lavoro si creerà solo mettendo in relazione la sua cifra linguistica con le imprevedibilità delle forze naturali.
L’intera struttura e la cifra astrattiva con cui l’artista ha scelto di esprimersi, fornendo un luogo d’incontro tra sensi e intelletto, mira a produrre un rimando senza soluzioni di continuità tra percezione e pensiero consentendo così l’accesso a una dimensione altra da quella governata dalla semplice prospettiva con cui solitamente s’identifica il nostro rapporto con la realtà esterna. L’intero processo del lavoro, sarà documentato dal fotografo e filmaker Henrik Blomqvist. La produzione del film in collaborazione con Black Mamba e il progetto grafico di Matteo Blandford.
Informazioni utili
Cantiere 2 / Harbour
Portivy, St. Pierre Quiberon, Bretagna, Francia
Data d’apertura: 2 Giugno 2018
Interventi di:
Patrizia Torricelli, Martina Sabbadini, Massimo Torrigiani, Hervé Bourdon, Tiziano Vuda eri