La tomba di età repubblicana rappresenta un eccezionale ritrovamento archeologico grazie al suo straordinario stato di conservazione.
Roma – E’stata soprannominata la ‘Tomba dell’Atleta’ (o degli strigili), per via dei due strigili in ferro ritrovati all’interno della sepoltura, con cui gli uomini del tempo erano soliti detergersi dopo le attività fisiche. La tomba romana di epoca repubblicana scoperta, in località Case Rosse, durante i lavori di archeologia preventiva per il raddoppio dell’acquedotto Castell’Arcione – Salone (lavori Acea) rappresenta un ritrovamento straordinario dal punto di vista archeologico.
In realtà, la campagna romana ha già portato alla luce in passato sepolture del genere, ma lo straordinario interesse di questo ritrovamento sta tutto nel ricco corredo funerario praticamente intatto . La tomba infatti, si trova in uno straordinario stato di conservazione perché non è mai stata violata, addirittura ancora chiusa da una lastra di calcare bianco. Questo elemento dunque la rende così importante rispetto ad altre sepolture già depredate in precedenza. Accanto ai resti dei quattro defunti ( tre uomini e una donna di età indefinita) è stato ritrovato tutto l’occorrente per un banchetto: nei piatti in ceramica sono stati identificati i resti delle offerte alimentari tra cui ossa di coniglio, capretto o agnello. La Soprintendenza Speciale di Roma lo ha definito poeticamente ‘una tavola imbandita per l’aldilà’.
In base allo studio preliminare dei reperti e alla moneta in lega di bronzo ritrovata insieme ai manufatti , la sepoltura risale a un periodo compreso tra il IV e il III secolo a.C.