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Sotto dettatura: la scrittura informale di Carla Accardi in mostra a Roma

Carla Accardi, Sovraesposti cieli Carla Accardi, Sovraesposti cieli
Carla Accardi, Sovraesposti cieli
Carla Accardi, Sovraesposti cieli

Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma è in mostra, nel contesto della mostra DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione, l’omaggio dedicato a Carla Accardi.

Continua fino al 13 ottobre, prorogando così di un mese la chiusura inizialmente prevista per l’1 settembre, la dettatura con cui Carla Accardi ha portato la sua scrittura informale alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nell’ambito di DONNE. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione prende forma un omaggio all’artista siciliana. In mostra troviamo così una serie di opere dei decenni Settanta e Novanta del Novecento e alcuni documenti d’archivio, a testimonianza del percorso artistico, politico e personale di Accardi.

Il tessuto comune è il segno astratto: prima in bianco e nero, poi aprendosi alla sperimentazione cromatica, l’artista ha dettato i termini di una riflessione profonda sul tratto e sul rimando formale. Giallobianconero (1990) mostra un segno largo e spesso, dalle complicate intersezioni a croce e combinazioni labirintiche; l’alternanza dei tre colori consente una meditazione sul dinamismo generato dal contrasto elementare del bianco e nero e sulla forza centripeta del giallo, con effetti magmatici di espansione e contrazione. Sovraesposti cieli (1997) esplora lo stesso dinamismo segnico, declinato però nel piccolo formato e nella tecnica litografica a colori. Il Senza titolo del 1995, firmato e datato, è infine un bozzetto preparatorio per la decorazione a mosaico della stazione “Re di Roma” della metropolitana
cittadina, in relazione al progetto di arte urbana “Arte Metro Roma”.

Accanto alle opere sono esposti materiali documentari provenienti da ARCHIVIA – Archivi Biblioteche Centro di Documentazione delle Donne (fotografie, giornali dell’epoca, volumi).

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