La Lega sembra non ambire a piazzare suoi esponenti nel governo della cultura. In pole potition ci sarebbe Michela Montevecchi, senatrice M5S di Bologna al suo secondo mandato
Una cosa sembra ormai acclarata: nel nascente governo “gialloverde” i Beni Culturali in Italia paiono destinati ad essere campo si esclusivo interesse del Movimento 5 Stelle. Già, perché se il ministro ormai accasato al Collegio Romano è il tecnico di area grillina Alberto Bonisoli, ora si apre la partita dei sottosegretari, ruoli di grande importanza nel funzionamento della macchina politico/amministrativa: e stando alle prime indiscrezioni trapelate dalla stampa, la corsa alla poltrona relativa al Ministero dei Beni Culturali sarebbe riservata a due esponenti pentastellati. Qualcuno, con un po’ di malizia, potrebbe osservare che la Lega quindi non ambisce a piazzare suoi elementi nel governo della cultura… Il nome più gettonato al momento pare essere quello di Michela Montevecchi, senatrice M5S di Bologna, che Il Messaggero lancia come in pole position per l’incarico: 47enne al suo secondo mandato, laureata in lingua e letteratura inglese all’Università di Bologna, pronipote della celebre soprano Pia Tassinari, nella passata legislatura ha fatto parte della Commissione permanente Istruzione pubblica e beni culturali.
Il nome della Montevecchi torna nel toto-sottosegretari proposto da Il Giornale, che però la vede in corsa con il collega Primo di Nicola, fresco eletto al Senato nel collegio uninominale Pescara-Chieti per il Movimento 5 Stelle. “Laureato in filosofia all’università La Sapienza, per 30 anni ha lavorato come giornalista al settimanale L’Espresso, realizzando anche importanti inchieste, come quella che nel 1978 portò alle dimissioni di Giovanni Leone da presidente della Repubblica”, come si legge nella pagina wikipedia a lui dedicata. Di Nicola ha successivamente lavorato alla versione on line de Il Fatto Quotidiano, curandone la sezione Palazzi&Potere, e ha diretto per circa un anno il quotidiano locale abruzzese Il Centro.