
2018
C-print, 142 × 177 cm
Courtesy l’artista e Laveronica arte contemporanea, Modica
La Galleria Civica di Modena accoglierà la prima vasta personale in un’istituzione italiana di Adelita Husni-Bey dal titolo “Adunanza”. Dall’8 giugno al 26 agosto 2018.
Video, installazioni, opere pittoriche, serie fotografiche. Adunanza raccoglierà la produzione degli ultimi dieci anni di Adelita Husni-Bey (Milano, 1985), che un anno fa ha partecipato alla Biennale d’Arte di Venezia tra i rappresentanti del Padiglione Italia. I protagonisti delle sue opere spaziano tra diverse tipologie di comunità: da studenti ad atleti, da giuristi ad attivisti politici. L’artista milanese -interessata da sempre a temi politici e sociali che attualmente vive a New York- fa nascere le proprie opere da processi collettivi, workshop e giochi di ruolo mantenendo sempre un’evidente matrice pittorica.

2014
C-print, 110 × 147 cm
Courtesy l’artista e Laveronica arte contemporanea, Modica
The Sleepers (2011), ad esempio è un olio su tela che ritrae un gruppo di colletti bianchi nell’atto di dormire profondamente. Altro esempio è il dipinto integrato all’interno della video installazione Postcards from the Desert Island (2011) che accoglierà i visitatori all’ingresso della Palazzina dei Giardini di Modena.
>> Il ruolo dell’artista, secondo Husni-Bey, è “creare situazioni e dinamiche nuove dove nulla è recitato e dove emergano criticamente, agli occhi dei soggetti coinvolti, le profonde connessioni con i rapporti di forza di tipo economico e sociale che governano l’Era contemporanea”.
Sono diverse le opere che hanno visto il coinvolgimento di gruppi di adolescenti, tra cui la serie “Agency” (2014), composta di una video installazione e una serie di fotografie realizzate nelle sale del Museo MAXXI di Roma. Qui una trentina di studenti volontari di un liceo della capitale ha partecipato a una riflessione sulle relazioni di potere nell’Italia contemporanea simulando l’appartenenza a cinque diverse categorie: politici, lavoratori, attivisti, banchieri e giornalisti, i quali dovevano produrre ogni ora un resoconto sullo stato di avanzamento della “società”.

2014
C-print, 110 × 147 cm
Collezione Lorenzo Lomonaco
Courtesy l’artista e Laveronica arte contemporanea, Modica
The Council (2017) è invece una serie fotografica risultante da un workshop svoltosi al MoMA di New York con alcuni giovani partecipanti. Sviluppando un pensiero critico riguardo alla funzione delle istituzioni, i ragazzi, suddivisi in gruppi, dovevano immaginare una totale riorganizzazione degli spazi della storica istituzione newyorkese con l’obiettivo di trovare nuovi spunti e soluzioni.
>> 2265 (2015) è una video installazione che restituisce alcuni momenti di un workshop e di una performance tenutisi presso il South Eastern Center for Contemporary Art di New York. In questo caso, un gruppo di giovani autori facenti parte di Authoring Action, ha analizzato una serie di scenari colonialisti e capitalisti futuri, tra cui la prospettiva di popolare Marte.
Adelita Husni-Bey accende i riflettori sulla percezione sociale del dolore e della disabilità attraverso le storie di atleti giovanissimi che si sono infortunati svolgendo un’attività sportiva. A rappresentare questa condizione sociale è il video After the Finish Line (2015), in cui l’artista ha indagato il significato e le trappole collegate allo spirito di competizione che caratterizza molti ambiti della società contemporanea.

2015
4K video, 12’39”
Courtesy l’artista, Whitney Museum of American Art e Laveronica arte contemporanea, Modica
Shower (2013) è invece un’installazione realizzata in collaborazione con l’artista Park McArthur. L’opera vuole testimoniare modi diversi di esperire la realtà a partire da condizioni di disabilità invitando il visitatore a leggere seduto su sgabelli per doccia. Nella stessa sala, il tema del rapporto con la sofferenza del corpo è affrontato anche dalla serie di disegni di grandi dimensioni “Encounters on pain (Incontri sul dolore)” (2015) nati da incontri individuali, su cui l’artista ha ricalcato il corpo dei partecipanti dando forma all’origine sociale e politica del loro dolore fisico.
“White Paper: The Law” (2015) è invece una serie di stampe di grande formato che ripercorre la genesi e l’evoluzione della “Convenzione sull’uso dello spazio”. Si tratta di una bozza giuridica elaborata attraverso una serie di incontri pubblici promossi dall’artista e Casco – Office for Art, Design&Theory di Utrecht per contestare le delimitazioni alla proprietà privata. Completeranno la mostra altri gruppi di disegni e opere su carta che riprenderanno alcuni dei macro-temi delle installazioni presentate.

2018
C-print, 142 × 177 cm
Courtesy l’artista e Laveronica arte contemporanea, Modica

2010-2011
SD video, 22’23”
Courtesy l’artista e Kadist Art Foundation

2017
Litografia su carta, 38 × 28 cm
Courtesy l’artista e Laveronica arte contemporanea, Modica

2017
Inchiostro e acrilico su carta, 23,5 x 28,5 cm
Courtesy l’artista e Laveronica arte contemporanea, Modica
Informazioni utili
Adelita Husni-Bey. Adunanza
A cura di Diana Baldon e Serena Goldoni
Galleria Civica di Modena, Palazzina dei Giardini, Corso Cavour, 2 – Modena
Dal 9 giugno al 26 agosto 2018
Inaugurazione 8 giugno 2018, ore 18
Anteprima stampa 7 giugno 2018, ore 11
Orari: giovedì-domenica 17-23