Uno degli eventi più forti dei Collateral Events di Manifesta con il celebre collettivo di artisti russi formato da Tatiana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky e Vladimir Fridkes
“La forma e il materiale scelti per queste opere sono in contrasto con il dramma di ciò che si sta svolgendo nel Mediterraneo oggi, e così facendo lo sottolineano. Un raggio di luce riflesso illumina meglio di un raggio diretto. Pensiamo che ciò sia vero soprattutto per questo lavoro“. Parole con le quali AES+F, celebre collettivo di artisti russi formato da Tatiana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky e Vladimir Fridkes, presentano Mare Mediterraneum, mostra allestita nella Sala Pompeiana del Teatro Massimo di Palermo che si propone come uno degli eventi più forti dei Collateral Events di Manifesta.
“Il Mar Mediterraneo è ancora una volta epicentro di contraddizioni. La guerra vi ha spinto rifugiati e migranti, che, prima di salvarsi, hanno fluttuato e nuotato per affrontare l’Europa, compiendo una scelta difficile”, contestualizzano gli artisti, che espongono 9 statuine di porcellana volutamente realizzate con uno stile kitsch neo-rococò, ed un video che ambienta i soggetti nel clima marittimo. “La porcellana è sempre stata un simbolo di agio e comodità borghese. Le recenti ondate migratorie hanno messo l’Europa di fronte a un dilemma cruciale: accettare i rifugiati, permettendo loro di entrare a scapito del comfort materiale e psicologico dei loro ospiti; o rifiutarli, con un atto immorale, inumano e cinico, che minerebbe il fondamento etico e cooperativo dell’Europa stessa”. Qui alcune immagini della mostra…