La casa d’aste romana Bertolami Fine Arts disperde il 26 giugno, nella suggestiva cornice di Villa Blanc, la collezione di archeologia etrusca di Don Sforza Ruspoli principe di Cerveteri e una selezione di sculture marmoree dalla collezione del barone Blanc
Bertolami Fine Arts sceglie quest’anno una cornice insolita ed entusiasmante per l’asta estiva di archeologia: gli straordinari interni di Villa Blanc, gioiello dell’eclettismo di fine ‘800 restituito all’antico splendore dall’eccellente campagna di restauro promossa dall’attuale proprietario, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli.
Il capolavoro progettato nel 1896 da Giacomo Boni – architetto e archeologo, talento originalissimo e al contempo emblematico del clima culturale del suo tempo –è dal 2017 sede della LUISS Business School, la scuola manageriale in cui l’ateneo romano ha voluto dal 2009 dare largo spazio anche a programmi e corsi nei settori di arte, cinema, industria dell’intrattenimento, musica e design.
“L’idea di battere un’asta all’interno del campus universitario è il corollario di un percorso di avvicinamento e introduzione dei nostri ragazzi nel mondo del lavoro.” spiega Luca Bortolotti, capo del dipartimento di arte antica di Bertolami Fine Arts, ma anche docente del corso Case d’asta del LUISS Master of Art “La collaborazione tra LUISS Business School e Bertolami Fine Arts nasce dall’esigenza di illustrare il mercato dell’arte anche attraverso vere esperienze professionali di settore. L’asta che si terrà a Villa Blanc il 26 giugno ha visto la fattiva collaborazione dei nostri iscritti con lo staff del dipartimento di archeologia di BFA”.
Solo 59 i lotti in catalogo, per lo più di rilevante interesse archeologico e provenienti da collezioni italiane, quindi notificati o a rischio di notifica, circostanza che ne rende impossibile l’esportazione al di fuori dei confini della Repubblica italiana. Bertolami Fine Arts è stata una delle prime case d’asta italiane a mettere all’incanto archeologia notificata, una scelta fondata sulla scommessa che l’imposizione di un vicolo statale su un bene di interesse culturale non sempre ne azzeri la commerciabilità.
Giuseppe Bertolami, amministratore unico di BFA, traccia un bilancio del progetto: “Nel 2016, quando abbiamo proposto il primo catalogo di reperti archeologici vincolati, eravamo molto incerti sull’esito dell’esperimento, che invece si è rivelato meno temerario del previsto. La clientela formatasi attorno a questo tipo di aste è costituita prevalentementeda collezionisti italiani, appassionati autentici pronti a innamorarsi dell’idea di entrare in possesso di un oggetto di speciale importanza il cui prezzo risulta però calmierato dal provvedimento di tutela adottato dallo Stato italiano. Con nostra suprema sorpresa siamo persino riusciti a intercettare compratori stranieri che acquistano pezzi da conservare nelle loro case italiane”.
Di rilevante interesse nazionale, e pertanto notificata in blocco dallo Stato italiano, è la collezione di Don Sforza Ruspoli principe di Cerveteri (Lotto 57 € 140.000/200.000), un lotto unico costituito da 384 reperti provenienti dalla Necropoli della Banditaccia, principale area di sepoltura dell’antica città di Caere. Complesso sepolcrale tra i piu importanti del Mediterraneo, sito UNESCO dal 2004, la necropoli è stata oggetto di scavo dal 1834 e continua ad essere al centro di approfondite ricerche e periodiche ricognizioni archeologiche sotto la guida del Professor Mario Cristofani. I reperti della Collezione Ruspoli, di altissimo valore scientifico, provengono per lo più da contesti funerari dell’area del Vecchio Recintodatabili tra il VII e il VI secolo, ma vi sono anche pregevoli oggetti di età ellenistica e della prima età imperiale.
Tra i numerosi highlight dell’asta si fa notare una selezione ditanagrine (Lotti 1, 2, 3), le deliziose statuette fittili a destinazione votiva che devono il loro nome alla località di Tanagra, nella Grecia centrale, dove vennero per la prima volta rinvenute. Quell’appellativo è stato mantenuto per definire anche terracotte similari trovate in altre località greche e magno greche. Dalla Magna Grecia provengono appunto gli esemplari posti in vendita da Bertolami Fine Arts, di qualità estremamente alta sia per finezza stilistica che per perfetto stato di conservazione. Sono tutte ascrivibili a un’epoca compresa tra la fine del IV secolo a.C. e l’inizio del III e stimate in catalogo 1.000/2.000 euro cadauna.
In asta anche la sorpresa di una raccolta di reperti marmorei appartenenti agli arredi originari di Villa Blanc, alcuni selezionati dallo stesso architetto Boni per il suo facoltoso committente, il barone Blanc, ministro degli esteri di due governi Crispi (Lotti dal 40 al 56). Di particolare interesse tre sarcofagi risalenti al III-IV secolo d.C.
Uno di essi, il lotto 40, valutato dagli esperti BFA 25.000/40.000, presenta, all’interno di un clipeo centrale circondato da una complessa decorazione fitomorfa, il celebre motivo iconografico del Buon Pastore, assai diffuso nell’arte romana e adottato dalla simbologia cristiana come rappresentazione del Cristo.
Di lineare eleganza la decorazione del lotto 41, un sarcofago della fine del III secolo d.C. in cui il semplice motivo geometrico della strigilatura è interrotto al centro dalla raffigurazione di un’edicola architettonica con Amore e Psiche (€ 20.000/30.000). É un corteo di Eroti in forma di fanciulli alati il soggetto del terzo sarcofago, datato agli inizi del IV secolo. I putti circondano il clipeo raffigurante il ritratto del defunto, un fanciullo. L’iconografia scelta per accompagnarne il lungo viaggio oltre la sua breve vita terrena è quella dei Misteri Dionisiaci, caratterizzata dal continuo rimando all’alternanza tra vita e morte. (€ 15.000/20.000).
I reperti erano stati dispersi dalla Casa d’aste L’Antonina negli anni ’50, l’epoca della vendita della Villa alla Società Generale Immobiliare e ora, per un buffo scherzo del destino, ritornano temporaneamente a casa. Una casa ritornata ai fasti di un tempo e che, in occasione dell’esposizione dell’asta, potrà essere ammirata in tutto il suo rinnovato splendore.
BERTOLAMI FINE ARTS ASTA 50 di ARCHEOLOGIA
Sculture in marmo dalla collezione del barone Alberto Blanc
La collezione etrusca di Don Sforza Ruspoli principe di Cerveteri
26 giugno 2018, ore 16,30
LUISS Business School
Villa Blanc
Via Nomentana 216 – Roma
Esposizione: 20, 21, 22, 23, 24, 25 giugno dalle 10,00 alle 19,00
Tel. +39 06 32609795 – 06 3218464
e-mail: info@bertolamifinearts.com
www.bertolamifinearts.com