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Nanni Balestrini, Eva Sauer e Pyotr Pavlensky in mostra a Firenze

frittelle arte contemporanea

Frittelli arte contemporanea di Firenze apre le porte a tre mostre dedicate a Nanni Balestrini, Eva Sauer e Pyotr Pavlensky. Da domani -21 giugno- all’8 settembre 2018.

Le tre mostre sono idealmente legate da riflessioni comuni ai protagonisti. Da tematiche politiche ed esistenziali, all’indagine sui meccanismi di potere e sulle forme di controllo e censura insite nella comunicazione e negli spazi architettonici della società contemporanea.

Vogliamo tutto” presenta la produzione visiva di Nanni Balestrini (Milano, 1935) degli anni ’70 e ’80, che ricostruisce -come scrive Manuela Gandini- l’atmosfera sociale e politica degli anni di piombo e di quelli reaganiani. Dal cupo susseguirsi di parole pesanti, piene di petrolio e inquietudine, ai più colorati e apparentemente leggeri collage e gouache degli anni Ottanta.

La visione di “Vogliamo tutto” è la sintesi delle illusioni umane e dell’incontrastato potere della rappresentazione mediatica. Le frasi e le lettere sminuzzate sono apocalittiche e leggere. Con una buona dose di veggenza, questi lavori anticipano l’avvento della virtualità e delle sue insidie. Il manifestarsi di quel tecno-mondo antropofago fatto di video e parole che si mangiano il reale.

Balestrini - Sauer - Pavlensky
Balestrini – Sauer – Pavlensky

Da Balestrini a Eva Sauer. “A meditation on violence” -la personale dedicata appunto a Eva Sauer (Firenze, 1973)- è una ricerca sugli spazi architettonici pubblici. Alcuni mostrano come i vari detentori del potere, attraverso il tempo, hanno costruito muri, barriere ed edifici in tal modo che attraverso l’architettura possano imporre regole, controllare i cittadini ed infine fare propaganda per il “reggente”. Altri invece raccontano delle infiltrazioni mafiose nelle ditte costruttrici. “A meditation on violence” si interroga sulla mentalità umana, ma anche sulla natura stessa che riconquista ciò che le è stato tolto.

Le stanze della galleria fanno da sfondo anche alla cronaca per immagini di alcune delle azioni più estreme di Pyotr Pavlensky (Leningrado, 1984). La pratica dell’artista russo è mossa dalla volontà sincera di concentrare l’attenzione su ingiustizie sociali e politiche nella Russia odierna e indagare grandi temi quali la politica, i diritti umani, la censura e la libertà di espressione e di pensiero.

Il titolo della mostra -realizzata in collaborazione con la Galleria PACK di Milano- “439754“, rappresenta il numero assegnatogli in carcere dove attualmente si trova in attesa di giudizio in seguito alla sua ultima azione in cui ha dato fuoco alla porta della sede di Banque de France in Place de la Bastille a Parigi. Saranno presenti in mostra fotografie in grande formato e diversi scatti documentativi che raffigurano gli attimi di 5 azioni diverse, realizzate nell’arco di 5 anni.

frittelle arte contemporanea

Informazioni utili

Nanni Balestrini. Vogliamo tutto / Eva Sauer. A meditation on violence / Pyotr Pavlenàky. 439754

Frittelli arte contemporanea, via Val di Marina, 15, Firenze

Dal 21 giugno all’8 settembre 2018

Il pubblico della poesia

21 giugno ore 21.00, reading performance a cura di Rosaria Lo Russo con Giusi Merli, Gianna Deidda, Rosanna Gentili, Rosaria Lo Russo, Fausto Berti e Matteo Zoppi, live electronics Francesco Perissi con la collaborazione di Tempo Reale

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