Segno. Espressione. Linguaggio. Una mostra antologica racconta al Museo del Novecento di Milano l’intera parabola artistica di Agostino Ferrari (Milano, 1938), dal 22 giugno al 28 ottobre 2018.
Il segno è stato per oltre mezzo secolo utilizzato dall’artista come strumento espressivo capace di raccontare le sue emozioni personali e le sue reazioni verso la realtà esterna. Cifra di un linguaggio partecipe del mainstream contemporaneo, fra post-informale, arte programmata, minimal, pop e vari ritorni alla pittura.
L’esposizione curata da Martina Corgnati si apre con un primo ambiente dove saranno esposte nove opere di formato grande o grandissimo che scandiscono l’ultima parte dell’itinerario di Agostino Ferrari dopo la “rifondazione”: dai Palinsesti ai recentissimi Prosegni (Interno/Esterno), compresa anche un’opera inedita, eseguita appositamente per l’occasione. L’archivio invece comprenderà una serie di pezzi piccoli, esemplificativi della prima parte del percorso. Moltissimi gli studi e le carte, che offrono, per la prima volta, uno sguardo sul metodo creativo e i processi seguiti dall’artista milanese nel suo lavoro.
Informazioni utili
Segni nel tempo. Agostino Ferrari
Museo del Novecento, piazza Duomo 8, Milano
Dal 28 giugno al 22 ottobre 2018
Inaugurazione: giovedì 21 giugno, ore 18.00
Orari
Lunedì 14.30-19.30
Martedì’, Mercoledì, Venerdì e Domenica 9.30-19.30
Giovedì e Sabato 9.30-22.30