All’Istituto Modigliani presentate in occasione del Festival dei Due Mondi anche opere di Braque, Chagall, Leger, Utrillo, con la curiosità di un ritratto che Picasso fece a Modì nel 1919
È il primo ritratto alla sua femme fatale, come c’è scritto nella dedica. Dopo 70 anni torna in esposizione il Italia – a Spoleto, in occasione del Festival dei Due Mondi, nella sede dell’Istituto Modigliani – il piccolo capolavoro a matita su carta che Amedeo Modigliani dedicò alla compagna Jeanne Hébuterne nel 1917. La mostra si intitola “La stanza segreta degli amici di Modigliani”, che presenta opere di Braque, Chagall, Leger, Utrillo, con la curiosità di un ritratto che Picasso fece a Modì nel 1919. Opere di pittori che hanno condiviso con Modì la passione per l’arte come esperienza di vita totalizzante, per “un’esposizione capace di restituire il legame profondo, di temi e ispirazioni, fra l’arte unica dell’inizio del secolo scorso e i motivi e i soggetti, sociali ed esistenziali, propri dell’attualità”. “Con questa doppia mostra – ha dichiarato Luciano Renzi, presidente dell’Istituto Amedeo Modigliani – la Casa Modigliani intende aprirsi anche alla contemporaneità, ospitando al fianco dei più celebri artisti del Novecento autori dalle forti capacità pittoriche ed espressive, che per diversi motivi non sono entrati nel grande gioco del marketing e della kermesse consumistica dei potenti internazionali del mercato dell’arte”.
2 Commenti
vorrei sapere la provenienza di queste opere. Grazie
Si tratta di un falso Modigliani e mi meraviglio che venga esposto come autentico dopo il recente scandalo di Genova. Non c’è proprio pace per Modigliani! Controllate chi ha stilato i certificati di autenticità e le pubblicazioni in cui è stato catalogato questo lavoro..