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Il mondo eccentrico e surreale di John Bock alla Fondazione Prada di Milano

John Bock *
John Bock
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La sede milanese della Fondazione Prada ospita “The Next Quasi-Complex”, una mostra di John Bock. Fino al 24 settembre 2018.

“Lectures” (performance) e “summuntation”. Universi assurdi e illogici trasformano gli spazi della Fondazione Prada. Frutto di una combinazione di scultura, installazione site-specific ed elementi performativi, la mostra è stata pensata dall’artista tedesco John Bock (Gribbohm, 1965) appositamente per gli spazi del Podium. I visitatori sono tutti invitati a muoversi tra oggetti di uso quotidiano, materiali trovati e di scarto, mobili e non solo.

Da architetture sperimentali a frammenti di pareti fino a strutture improvvisate e una selezione di opere esistenti. Entrando nell’universo di John Bock tutto risulta surreale e assurdo. Il progetto si articola in un percorso circolare che presenta, tra le altre, due installazioni provenienti dalla Collezione Prada: When I’m Looking into the Goat Cheese Baiser (2001) e il salotto di Lütte mit Rucola (2006).

John Bock
Immagine della mostra “John Bock: The Next Quasi-Complex” Foto Jacopo Farina

When I’m looking into the Goat Cheese Baiser“(2001) è una scenografia mobile utilizzata da Bock durante una delle sue performance. In questo caso gli arredi scenici attendono solo di prendere vita nelle mani dell’artista, così come documentato nel video della “lecture” tenutasi a New York nel 2001.

Dall’alto di un balcone che si affaccia sulla scena, è possibile diventare testimoni della riproduzione del salotto di “Lütte mit Rucola” (2006), installazione che prende vita dall’omonimo film in cui l’artista recita il ruolo di un pazzo omicida che fa a pezzi la sua vittima ancora viva.

Osservando queste due installazioni diventa chiara l’idea di “summuntation” per Bock, ovvero il riferimento a tutto ciò che resta dopo una lezione o le riprese di un film. Se affiancata ai video girati durante ogni performance, la “sommutazione” diventa il risultato visuale dell’opera stessa, documentando il risultato creativo e visivo dell’installazione e il suo possibile utilizzo.

John Bock
Immagine della mostra “John Bock: The Next Quasi-Complex” Foto Jacopo Farina
John Bock
Immagine della mostra “John Bock: The Next Quasi-Complex” Foto Jacopo Farina

Il mondo dell’assurdo di John Bock prosegue tramite scale, piccole porte, tende o tunnel che aprono l’accesso ad altre costruzioni altrettanto emblematiche. Da una tenda fatta di calzini imbottiti che ospita un assemblage di “attrezzi morti” all’installazione composta da due vetrine che mostrano e al tempo stesso nascondono il loro contenuto. E ancora, alcuni pannelli riportano frammenti di racconti e diagrammi a svelare la comunicazione sperimentale e le interazioni emblematiche con il pubblico dell’artista tedesco. Infine una tenda cilindrica racchiude una sedia sospesa a una catena, la cui presenza, associata ad alcuni attributi fisici, rimanda al tema del “LeibSein”, ovvero “CorpoEssere” secondo il linguaggio dell’artista.

The Next Quasi-Complex” sarà visitabile fino al prossimo 24 settembre 2018 con appuntamento per l’8 settembre con una performance durante la quale John Bock e gli attori Lars Eidinger e Sonja Viegener attiveranno il palco di When I’m looking into the Goat Cheese Baiser, muovendosi all’interno del Podium “come una mosca intorno a una carcassa”.

John Bock
Immagine della mostra “John Bock: The Next Quasi-Complex” Foto Jacopo Farina

Informazioni utili

John Bock. The Next Quasi-Complex

Fino al 24 settembre 2018

Fondazione Prada, Largo Isarco 2, Milano

fondazioneprada.org

*Immagine della mostra “John Bock: The Next Quasi-Complex” Foto Jacopo Farina

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