283 lotti compongono il catalogo dell’asta di Arti Decorative Europee del ‘900 di Cambi, in programma a Milano il 9 aprile 2024 (esposizione 4-6 aprile).
Vasi francesi in pasta vitrea dall’Art nouveau all’Art déco, vetri iridescenti austriaci e cecoslovacchi, una selezione di ceramiche espressioniste austriache, una collezione di mobili intarsiati di Émile Gallé. Basta leggere alcuni dei lotti, come una suggestiva filastrocca, per rimanere sedotti dall’asta di Arti Decorative Europee del ‘900 di Cambi.
Ogni oggetto non è solo il risultato di una lavorazione fine e raffinata, ma anche un nucleo narrativo in potenza, un elemento in grado di riportarci al secolo scorso e di farci immaginare un giorno in una casa d’altri tempi. Possiamo figurarceli, con una sforzo di fantasia, i vasi e le coppe in pasta vitrea a cammeo e smalti, firmati Émile Gallé, Daum, René Lalique e Charles Schneider, presenziare nei saloni di qualche elegante dimore. Tra gli esemplari più belli il vaso a fiasca con decoro di paesaggio lacustre e martin pescatore di Émile Gallé, un grande vaso azzurro con paesaggi invernali e cigni firmato Daum.
Importante la collezione privata milanese di profili femminili in maiolica di influenza espressionista, realizzati a Vienna negli anni Trenta dalla manifattura Goldscheider. Così come una curiosa serie di bottiglie antropomorfe di tipico gusto Art Deco in porcellana della manifattura Robj di Parigi. Di grande rarità la lampada da tavolo di Louis Comfort Tiffany, lotto 30, in vetro al piombo con decoro di papaveri e basamento in bronzo. Brillano gli oggetti moderni in cristallo di Lalique e Orrefors.