I bambini rifugiati e migranti ospitati nel campo Skaramagkas Open Accommodation Site, a pochi chilometri da Atene, hanno potuto esprimere le loro emozioni creando il grande murale insieme a Alice Pasquini e Achilleas Souras.
Artisti per un giorno, amici per sempre. Più di 180 bambini, di età compresa tra 3 e 17 anni si sono improvvisati artisti di strada sotto la supervisione e l’aiuto dei due street artist Alice Pasquini e Achilleas Souras, nell’ambito di un progetto organizzato dall’Unicef ed Elix.
Alice, in arte Alicè è la street artist italiana più conosciuta e amata al mondo. I suoi lavori sono sparsi per il pianeta e nonostante importanti committenze ed esposizioni di respiro internazionale non ha mai smesso di occuparsi di temi sociali , in particolare dell’infanzia. Achilleas è il giovane artista inglese che nel 2016, a 15 anni, ha creato l’installazione S.O.S (Save Our Souls), un igloo–rifugio composto da giubbotti di salvataggio abbandonati dai migranti sbarcati a Lesbo, che, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2017 indetta dall’ONU, è stata esposta contemporaneamente al MAXXI, al Museo del Domani di Rio de Janeiro e a Barcellona, al ElBorn Centre Cultural. Inoltre il progetto è stato anche presentato attraverso video al MoMA di New York.
Attraverso il grande murale i bambini hanno potuto esprimere le proprie emozioni, paure e speranze di rifugiati e immigrati, ospitati nel limbo del campo Skaramagkas Open Accommodation Site, a pochi chilometri da Atene.
C’è un bambino in ogni artista e c’è un artista in ogni bambino. I piccoli hanno potuto esprimere senza limiti la propria creatività, decorando il retro delle magliette dei bambini rappresentati nel grande murale : sette amici che attraversano un muro, tutti insieme.
“Volevamo fare qualcosa sul concetto di identità”, ha detto Alice. “Qualcosa che rappresentasse ognuno, ma anche tutti. Ciò che è venuto fuori è l’immagine di sette bambini che oltrepassano il muro e superano le difficoltà insieme. Questo è qualcosa che possono imparare anche qui, per crescere insieme, per sostenersi a vicenda. “
Unità, pace e amicizia. Il murale si trova vicino un canestro da basket in modo che non rappresenti solo qualcosa bello da vedere, ma anche da vivere giocando e divertendosi tutti insieme, ha spiegato Souras.
(Qui il testo integrale (in lingua inglese) di Olga Slokou – Slova che spiega nel dettaglio la situazione dei bambini rifugiati e migranti in Grecia e delle iniziative dell’Unicef per favorirne l’integrazione).