La Biennale di Parigi è ormai annuale e sarà visitabile dall’8 al 16 settembre a Parigi, al Grand Palais. Non solo arte antica, ma molto altro ad una fiera che vuole innovarsi per rimanere il punto di riferimento artistico che ancora rappresenta.
Non è stato un processo semplice, ma ora che è partito, non si può di certo fermare. Ecco allora che La Biennale Paris, pur conservando il suo nome, biennale non è più e si presenta puntuale all’appuntamento che è ormai diventato annuale. Un passaggio necessario, utile a posizionarsi in maniera più solida e continuativa all’interno del mercato fieristico internazionale, che vede la concorrenza crescere costantemente. MasterPiece, Frieze Masters e TETAF New York per citarne alcune.
Di nuovo c’è anche l’ampliamento di vedute che ha coinvolto la fiera, storicamente indirizzata verso l’esposizione di opere antiche, o quantomeno non contemporanee. Ma i tempi corrono e il mercato cambia, la linea di confine tra i collezionisti di arte antica e quelli di arte contemporanea si è assottigliata sempre più fino quasi a scomparire. Perciò accanto ai capolavori di un tempo passato ci sarà spazio per qualche novità dal 21° secolo, a certificare il tentativo della fiera di innovarsi senza snaturarsi.
Spazio al nuovo dunque, e meglio se francese. La Biennale Paris tiene infatti a sottolineare il suo carattere espositivo più che commerciale, tanto da ritenersi un “museo effimero che dà inizio alla stagione culturale e contribuisce all’attrattività culturale della Francia e del suo mercato artistico”. E la prima arte da promuovere è ovviamente, e giustamente, quella francese. Nonostante l’indirizzo internazionale, 2/3 degli espositori saranno francesi, perlopiù mercanti e galleristi indipendenti, perlopiù giovani e ricchi di novità.
>>> Tra gli ospiti internazionale, spiccano i nomi di alcune gallerie italiane: BOTTEGANTICA (Milano), ROBERTAEBASTA (Milano) e RUGALLERY (Roma).
Il sito ufficiale della fiera per la lista completa degli espositori e ulteriori informazioni.