L’ottobre londinese parla italiano. Come ogni anno, durante la Frieze Week anche le case d’aste fanno le loro proposte nella City, sia per l’arte contemporanea che per quella italiana.
Lo scorso anno le vendite di Christie’s e Sotheby’s avevano fruttato oltre 200 milioni di sterline per le Evening Sale di Contemporary e i cataloghi “Thinking Italian” e “In Context Italian Art”. Anche se le aste “made in Italy” che una volta erano semplicemente definite “Italian Sale” non avevano particolarmente brillato.
Questa settimana gli avamposti italiani delle maison iniziano la promozione dei cataloghi. Dopo il cocktail di Christie’s (giovedì 13, su invito) arriverà quello di Sotheby’s in calendario per lunedì 17 a Palazzo Serbelloni, nel cuore di Milano (sempre su invito). Ma la maison inizierà già da giovedì 13 il tour espositivo che tocherà, oltre al capoluogo lombardo, anche Roma e Torino. L’asta serale si terrà il 5 ottobre 2018 nelle sale di New Bond Street. Alcuni lavori di artisti italiani saranno venduti anche nella Day Sale del 6 ottobre.
Sarà proposto un gruppo d’arte italiana che include opere storiche di Lucio Fontana, Luciano Fabro, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Alighiero Boetti, Giulio Paolini: tutti lavori datati negli anni del massimo potenziale creativo dei singoli artisti – tra gli anni ‘50 e ’70 – provenienti da collezioni private illustri e che vantano nel proprio pedigree importanti esposizioni museali. Si tratta di opere che hanno le caratteristiche per un fertile confronto con il meglio degli artisti internazionali e che saranno presentate, tra gli altri, con il Twombly, Untitled, del 1963.
Claudia Dwek, presidente Contemporary Art Europe, ha commentato: «Dal lancio dell’Italian Sale a Londra nel 1999, il mercato dell’arte è cresciuto e si è molto modificato: oggi l’apprezzamento per l’Arte Italiana risulta geograficamente assai più diffuso rispetto ad allora. Il nostro intento è quello di offrire importanti opere d’Arte Italiana durante tutto l’anno, nelle nostre aste serali di Arte Contemporanea e in tutte le sedi: New York, Londra, Milano (con duplice appuntamento annuale) e Hong Kong».
Tra le opere in asta si segnalano tre lavori di Lucio Fontana: una terracotta del ‘61- ‘62 (stima £ 100.000-150.000 , € 110.400 – 165.730), 10 tagli bianchi del 1964, rimasto nella stessa collezione sin dai primi anni ’70 (stima £ 2.400.000- 3.000.000, € 2.651.800- 3.314.700) e un Concetto Spaziale del 1958, perfettamente quadrato, 150.3×150.3, (stima £ 650.000- 850.000, € 718.200- 939.190). Quest’ultimo ha una storia espositiva di grande interesse perché dà chiaro segno di quanto Lucio Fontana fosse apprezzato a livello museale nel mondo già nei primissimi anni ‘60: e si va dalla mostra del ’66 al Walker Art Center di Minneapolis a Buenos Aires, da New York, alla celebre Bertesca di Genova (un ricordo per Francesco Masnata recentemente scomparso), da Berlino e Colonia a Stoccolma, alla GNAM di Roma e sino a Palazzo Reale a Milano nel 1972.
Raro e referenziato il Piero Manzoni, Achrome del 1962, sassi e caolino su tela (stima £ 600.000- 800.000, € 662.990- 883.900) anch’esso esposto a Palazzo Reale nel 2014. Troika di Enrico Castellani fu esposta nel 1972, subito dopo la sua esecuzione, alla nota mostra dedicata all’artista dalla Galleria dell’Ariete di Milano, dove tutte le opere presentate furono battezzate da Castellani ad una ad una. La tela, di grandi dimensioni, (cm 140×212,) stimata £ 900.000-1.200.000, € 1.000.000-1.500.000, è stata esposta a Palazzo Reale , Milano, nella mostra “Addio anni 70. Arte a Milano 1969-80” (2012).
Stesso anno di produzione, 1971, per il Luciano Fabro, Piede, alluminio e seta indiana, anch’esso dotato di una storia espositiva di tutto rilievo, evidenziata dalla partecipazione alla 7° Biennale di Parigi del 1971 e dalla pubblicazione nello stesso anno su Flash Art. Piede fu acquistato direttamente dall’artista nei primissimi anni ‘70 (stima £ 650.000- 850.000, € 718.200- 939.100). Bello e tipicamente “Paoliniano” il soggetto dell’opera di Giulio Paolini del 1974: Souvenir, esposta nel 1985 a Madrid a una mostra dedicata all’Arte Povera (stima £ 120.000- 180.000, € 132.500- 198.880).
Proviene ed è stata esposto a New York da Sperone, Ononimo, di Alighiero Boetti, 11 pannelli, biro su cartoncino, eseguito nel 1973 (stima £ 1.000.000- 1.500.000, € 1.104.900- 1.657.300). Sempre di Boetti l’arazzo colorato del 1988 che al suo centro ha una suggestiva tavolozza in bianco e nero con delle tracce di scrittura in farsi (stima £ 270.000- 320.000, € 300.000- 400.000 ). Oltre all’arte italiana, la serata londinese del 5 ottobre presenterà anche The History of Now – The Collection of David Teiger : leggi qui la notizia.
Il calendario del tour italiano:
ROMA
13 Settembre 2018, su invito
Palazzo Colonna, Piazza SS. Apostoli 67
MILANO
17 (su invito) – 18 Settembre 2018,
Palazzo Serbelloni, Corso Venezia, 16
TORINO
20 Settembre 2018, su invito
Grattacielo Intesa Sanpaolo,
Spazio Trentacinque, Corso Inghilterra 3