Con Le assaggiatrici (Feltrinelli) Rosella Postorino ha vinto la 56^ edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto.
Il romanzo ha ottenuto 167 voti sui 278 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi. Al secondo posto si è classificato Francesco Targhetta con Le vite potenziali (Mondadori) e 42 voti; al terzo posto Helena Janeczek con La ragazza con la Leica (Guanda) e 29 voti (romanzo che lo scorso luglio ha vinto il premio Strega 2018); al quarto Ermanno Cavazzoni con La galassia dei dementi (La nave di Teseo) e 25 voti e infine al quinto posto Davide Orecchio con Mio padre la rivoluzione (Minimum Fax) e 15 voti.
Rosella Postorino ha dichiarato: “sono molto felice della vittoria con questo romanzo pubblicato nell’anno in cui ne ho compiuti 40, e che racconta un periodo della Storia con cui non smetterei mai di fare i conti, ma soprattutto racconta che l’unico modo per sopravvivere è assaggiare il mondo, per quanto minaccioso o velenoso possa essere”.
La trama
La prima volta in cui Rosa Sauer entra nella stanza in cui dovrà consumare i suoi prossimi pasti è affamata. “Da anni avevamo fame e paura,” dice.
Siamo nell’autunno del 1943, a Gross-Partsch, un villaggio molto vicino alla Tana del Lupo, il nascondiglio di Hitler. Ha ventisei anni, Rosa, ed è arrivata da Berlino una settimana prima, ospite dei genitori di suo marito Gregor, che combatte sul fronte russo. Le SS posano sotto ai suoi occhi un piatto squisito: “mangiate” dicono, e la fame ha la meglio sulla paura, la paura stessa diventa fame. Dopo aver terminato il pasto, però, lei e le altre assaggiatrici devono restare per un’ora sotto osservazione in caserma, cavie di cui le ss studiano le reazioni per accertarsi che il cibo da servire a Hitler non sia avvelenato.
Nell’ambiente chiuso di quella mensa forzata, sotto lo sguardo vigile dei loro carcerieri, fra le dieci giovani donne si allacciano, con lo scorrere dei mesi, alleanze, patti segreti e amicizie. Nel gruppo Rosa è subito la straniera, la “berlinese”: è difficile ottenere benevolenza, tuttavia lei si sorprende a cercarla, ad averne bisogno. Soprattutto con Elfriede, la ragazza più misteriosa e ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del ’44, in caserma arriva un nuovo comandante, Albert Ziegler.
Severo e ingiusto, instaura sin dal primo giorno un clima di terrore, eppure – mentre su tutti, come una sorta di divinità che non compare mai, incombe il Führer – fra lui e Rosa si crea un legame speciale, inaudito. Con una rara capacità di dare conto dell’ambiguità dell’animo umano, Rosella Postorino, ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf), racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Proprio come lei, i lettori si trovano in bilico sul crinale della collusione con il Male, della colpa accidentale, protratta per l’istinto antieroico di sopravvissuti.
Le assaggiatrici di Rosella Postorino
Genere Narrativa moderna e contemporanea
Listino:€ 17,00
Editore:Feltrinelli, Collana I Narratori
Data uscita:11/01/2018
Pagine:288