Mostre personali di Ari Benjamin Meyers, Pablo Bronstein Monica Bonvicini. Collaborazioni con musei come Castello di Rivoli, Kasseler Kunstervein, Tate Modern, CAC Ginevra e Neue Nationalgalerie di Berlino
Sono trascorsi 365 giorni da quando le Officine Grandi Riparazioni di Torino, il maestoso complesso ex-industriale a forma di H riconvertito a centro culturale polifunzionale, hanno aperto per la prima volta al pubblico i loro cancelli, il 30 settembre 2017. In questo primo anno di attività le OGR hanno accolto più di 180.000 visitatori, organizzato 45 concerti, commissionato 3 interventi site-specific ad artisti internazionali, prodotto 5 grandi progetti espositivi, presentato un simposio internazionale e 32 appuntamenti del Public Program, avviato e consolidato numerose prestigiose partnership con esponenti del panorama culturale italiano e internazionale. A un anno di distanza, il 29 settembre prende il via la grande festa di compleanno delle OGR: ingresso gratuito alle mostre durante il giorno, e i Baustelle tornano sul palco della Sala Fucine con un concerto-evento per celebrare anche i dieci anni dalla pubblicazione di “Amen”; domenica 30, tutti gli spazi delle ex Officine accolgono spettacoli, performance e dj-set per una giornata dedicata al movimento in tutte le sue declinazioni.
A novembre, per la settimana dell’arte torinese, le Officine Grandi Riparazioni diventano il cuore pulsante della città grazie alle collaborazioni con Artissima, Club to Club e la prima grande personale in un’istituzione italiana dell’artista inglese Mike Nelson. Eventi che danno il via al programma OGR IS ART 2019: con quattro nuovi ambiziosi progetti espositivi frutto della collaborazione con cinque grandi musei europei quali Castello di Rivoli, Kasseler Kunstervein di Kassel, Tate Modern di Londra, Centre d’Art Contemporain di Ginevra, Neue Nationalgalerie di Berlino. All’interno dei Binari 1 e 2 importanti mostre personali di Ari Benjamin Meyers e Pablo Bronstein e, successivamente, di Monica Bonvicini, incentrate su nuovi progetti site-specific appositamente concepiti e rispettivamente coprodotti con Kasseler Kunstervein di Kassel, Tate Modern di Londra e Neue Nationalgalerie di Berlino. Sempre nel segno della sinergia altri due ambiziosi progetti espositivi: la grande mostra Cuore di tenebra. Può l’arte prevenire gli errori? realizzata in collaborazione con il Castello di Rivoli sul tema dell’Antropocene e un’edizione speciale della Biennale de l’Image en Mouvement, realizzata in collaborazione con il Centre d’Art Contemporain Genève, che lascerà temporaneamente la sua storica sede di Ginevra per trasferirsi a Torino.