Lo spazio animato da Denis Curti propone una ricca selezione di scatti che ripercorre la carriera di Camisa, fotografo capace di coniugare nei suoi scatti l’esperienza formale fondendola con il gusto neorealista
“Una certa idea che avvicina la fotografia alla poesia”. Con questa parole si chiude il testo con il quale Denis Curti presenta la mostra Tra Stupore e Progetto, che alla galleria Still – lo spazio milanese animato dallo stesso storico e critico di fotografia – propone una ricca selezione di scatti che ripercorre la carriera di Alfredo Camisa. Un fotografo che “ha saputo coniugare nei suoi scatti l’esperienza formale fondendola con il gusto neorealista di quegli anni”. Che durante la sua carriera artistica modificò più volte il proprio stile, passando dalle eleganti composizioni geometriche agli intensi ritratti, prendendo a soggetto persone appartenenti agli strati più bassi della società ma senza che divenissero retorico emblema della miseria italiana del dopoguerra.
“Le sue immagini colte e per nulla scontate, possiedono, oggi come allora, una modernità sorprendente, una lucida propensione per la composizione e uno sguardo sul mondo filtrato dalle più alte esperienze artistiche, realiste e informali di quel periodo”, nota ancora Curti. La mostra resta visibile fino al 26 ottobre: noi anticipiamo alcune immagini…
ALFREDO CAMISA
TRA STUPORE E PROGETTO
Still
Via Balilla 36, Milano
www.stillfotografia.it