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La Venezia immaginaria di Louis Kahn. Una storia-mostra d’amore, a Mendrisio

Louis Kahn sul tetto di palazzo Ducale, Venezia, febbraio 1972 Credit: © Archivio UIA Venezia Louis Kahn sul tetto di palazzo Ducale, Venezia, febbraio 1972 Credit: © Archivio UIA Venezia
Louis Kahn sul tetto di palazzo Ducale, Venezia, febbraio 1972 Credit: © Archivio UIA Venezia
Louis Kahn sul tetto di palazzo Ducale, Venezia, febbraio 1972 Credit: © Archivio UIA Venezia

E’ proprio una storia d’amore quella tra la Serenissima e Louis Kahn, uno dei più grandi maestri dell’architettura del Novecento. Per il cinquantesimo anniversario del suo progetto (Palazzo dei Congressi e Padiglione della Biennale) mai realizzato per Venezia (1968-2018) ha inaugurato oggi, venerdì 12 ottobre, negli ambienti del nuovo Teatro dell’Architettura dell’Università della Svizzera italiana di Mendrisio, “Louis Kahn e Venezia. Il progetto per il Palazzo dei Congressi e il Padiglione della Biennale”, a cura di Elisabetta Barizza in collaborazione con Gabriele Neri, visitabile fino al 20 gennaio 2019.

L’atmosfera è quasi commossa durante la conferenza stampa di ieri, giovedì 11 ottobre. Gli spazi del nuovo Teatro dell’Architettura, inaugurato nel febbraio di quest’anno, sono stati progettati dall’architetto Mario Botta, che da giovanissimo studente collaborò proprio con Kahn alla fine degli anni sessanta. La mostra, grazie all’influenza del maestro estone-americano sul lavoro di Botta, crea così un indissolubile legame con la struttura che la ospita. Interno ed esterno sono in equilibrio tra passato e contemporaneità, una dinamica cara a Louis Kahn che per tutta la sua attività ha cercato di bilanciare. Ispirato dalla monumentalità dell’architettura greco-romana ha sempre sostenuto l’importanza di concretizzare edifici che dialogano con l’ambiente e la storia in cui sorgono nella prospettiva di una realizzazione atemporale.

Louis Kahn, schizzi prospettici del Padiglione della Biennale e del Palazzo dei Congressi, Venezia, s.d. [1968 o 1969] Credit: Canadian Centre for Architecture, Montréal

Nel 1968 Giuseppe Mazzariol (1922-1989), storico dell’arte, direttore della Fondazione Querini Stampalia, docente universitario e politico veneziano, incarica Kahn per il progetto del Palazzo dei Congressi all’interno dei Giardini della Biennale. L’intento motore che accompagna l’architetto fino al 1972, anno in cui venne bocciata definitivamente l’iniziativa, è la volontà di sottrarre Venezia all’imbalsamazione turistica del suo patrimonio artistico-culturale ponendola in vivace dialogo con la modernità. Alla base di questa visione va individuata la temperie ideologica che accomuna gli analoghi progetti lagunari di Frank Lloyd Wright e Le Corbusier rispettivamente per una casa per studenti-architetti sul Canal Grande (1953-54) e per il nuovo Ospedale in zona San Giobbe, entrambi mai realizzati.

Louis Kahn, Palazzo dei Congressi, Venezia, schizzo della sezione e della pianta con dettaglio dell’interno della sala, s.d. [1968 o 1969] Credit: Canadian Centre for Architecture, Montréal

All’interno dell’edificio a pianta centrale circolare un grande vuoto quadrato attraversa tre livelli fuori terra, questi corrispondono a sezioni particolari in cui vengono ripercorse le vicende della progettazione: Kahn e Venezia; Ritorno in Europa; Giuseppe Mazzariol e l’idea di Venezia; Frank Lloyd Wright e Le Corbusier a Venezia; La lezione di Louis Kahn; Louis Kahn e Carlo Scarpa; Il progetto di Louis Kahn per Venezia. Modelli, elaborati grafici, fotografie, videoinstallazioni in cui vengono riproposte le registrazioni delle lezioni a Venezia, lettere e documenti inediti provenienti da numerosi archivi internazionali e collezioni private – tra cui The Architectural Archives University of Pennsylvania di Philadelphia, il Canadian Centre for Architecture di Montréal, la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, la collezione di Sue Ann Kahn di New York – sono il risultato di un lavoro di ricerca durato circa cinque anni.

Louis Kahn, Modello del progetto di Louis Kahn per il Palazzo dei Congressi ai Giardini della Biennale Credit: Louis I. Kahn Collection, The University of Pennsylvania and the Pennsylvania Historical Museum Commission

Era il gennaio 1969 quando nelle sale del Palazzo Ducale di Venezia fu presentato il progetto, sei mesi dopo l’uomo avrebbe mosso i suoi primi passi sulla: “Quando gli astronauti sono giunti sulla Luna, io ero con loro e ho visto la terra, di marmo, blu e rosa. Tutta la conoscenza era sparita e ogni cosa era divenuta poco importante. Solo la meraviglia era rimasta (…) e alcune altre cose non erano scomparse: il desiderio di scrivere una nuova fiaba, la Quinta Sinfonia di Beethoven era ancora lì e, nella mia mente, Venezia era ancora lì, perché Venezia è un puro miracolo“. (22 marzo 1971)

Louis Kahn presenta il suo progetto per Venezia a Palazzo Ducale, gennaio 1969 Credit: © Archivio Graziano Arici

Informazioni utili

Louis Kahn e Venezia. Il progetto per il Palazzo dei Congressi e il Padiglione della Biennale

Teatro dell’architettura, via Turconi 25, Mendrisio (Svizzera)

12 ottobre 2018 – 20 gennaio 2019

Mercoledì / Venerdì / Sabato / Domenica: 12.00-18.00
Giovedì: 14.00-20.00
chiuso Lunedì e Martedì

Aperture speciali
Giovedì 1 novembre/ Sabato 8 dicembre/ Mercoledì 26 dicembre 2018
Domenica 6 gennaio 2019

www.arc.usi.ch

www.clponline.it

La Venezia immaginaria di Louis Kahn. Una mostra d’amore a Mendrisio

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