Il più antico museo dei Paesi Bassi per la prima grande mostra su Leonardo. Su suoi mirabili disegni. Originali. Per l’anniversario dei 500 anni dalla sua morte, Il Teylers Museum di Haarlem presenta “Leonardo da Vinci”, fino al 6 gennaio 2019, a cura di Michael Kwakkelstein (Utrecht University) e Michiel Plomp. Luci soffuse, pareti rivestite di porpora, un museo sensazionale, tempio di arte e scienza fin dal Settecento) nel cuore della cittadina olandese affacciato su uno dei tanti canali che la impreziosiscono.
Leonardo si sarebbe sentito a casa al Teylers (il museo ha aperto nel 1784 come istituto in cui scienziati, artisti e cittadini interessati potevano dibattere e domandarsi sui grandi quesiti dei loro giorni). Una quarantina i disegni originali del genio vinciano che si concentrano sulla ritrattistica, tra cui le mitiche Grottesche. Espressioni facciali, sentimenti, sensazioni. Psicologia.
Leonardo è il prototipo di Homo Universalis, l’Uomo del Rinascimento: infinito talento (e talenti), e un’immensa conoscenza. Pittore, scultore, architetto, e grande conoscitore in fatto di musica, teatro, matematica, tecnologia, anatomia, ottica e geologia. La sua curiosità non aveva limiti e lo ha portato ad essere ossessionato dai suoi studi sul mondo naturale. Nei suoi manoscritti, troviamo disegni che vanno da una colossale statua equestre a un prototipo di elicottero. Molti degli studi scientifici di Leonardo hanno arricchito la sua arte. La sua ricerca sull’anatomia facciale lo ha aiutato a dipingere il sorriso più misterioso di tutti i tempi. Ha disegnato le regole matematiche dell’ottica per ottenere il modello prospettivo magico e nitido de L’Ultima Cena.
La resa di emozioni e personaggi specifici era molto importante per Leonardo. Egli credeva che un opera d’arte non potesse avere successo senza che l’emozione dipinta non venisse completamente trasmessa allo spettatore. Ha elaborato questa tecnica nel suo trattato teorico sulla pittura. Leonardo si esercitò a dipingere un infinito numero di visi: governanti coraggiosi, ragazzi dolci, ragazze bellissime e delinquenti. Era affascinato dalla relazione tra il mondo interiore e l’apparenza, egli disegnò volti deformi e cercò con molta attenzione la figura giusta per comunicare un determinato tipo di individuo.
Tutte le informazioni: https://www.teylersmuseum.nl/en