Neon, colore, filantropia. Il nuovo Spazio CISOM a Milano

di Salvatore Golotta

Watchman - Patrick Tuttofuoco

CISOM Milano. Inaugurata nella mattina di giovedì 18 ottobre la nuova sede del Gruppo di Milano del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. La secolare istituzione si presenta in vesti nuove, versatili e multifunzionali. Lo Spazio, posizionato in via Passo Pordoi, celebra i 45 anni di attività del gruppo e i suoi 45.000 volontari tra medici, infermieri, psicologi, farmacisti e sacerdoti che con attenzione e dedizione sono vicini agli emarginati, agli ultimi e a chiunque necessiti supporto e aiuto di qualsiasi tipo. La sede vede, oltre che una moderna ristrutturazione interna ed esterna, la presenza dell’arte come elemento aggiuntivo capace di conferire valore e tramutare, con un messaggio diretto e lucente, l’operato dei suoi volontari in una realtà colorata carica di significato.

I locali della nuova sede del CISOM, necessaria per un implemento della attività e per una costante crescita dell’organico, ospitano “Watchman” di Patrick Tuttofuoco, artista nato Milano e dalle forti doti comunicative ed espressive. L’opera, ceduta in dono da Patrick, riflette l’importanza dell’unione e del contatto umano come valore distintivo dell’Ordine di Malta. Le mani, intrecciate tra loro, simboleggiano il primo strumento di contatto tra gli uomini, l’operosità e il lavoro che, oltre a contraddistinguere la mission del corpo di soccorso di Milano, sono un importante oggetto comunicativo volto a spronare chi lo guarda a intervenire attivamente sulla quotidianità di oggi e fornire attenzione, cure e aiuto nel nostro piccolo. Sostengo e supporto si uniscono ad un’opera visiva e concettuale creando portando, così come sostiene Tuttofuoco, “un briciolo di luce in un mondo di luce”, rivolgendosi a tutti i volontari del gruppo. Il presidente della Fondazione Cisom, Gerardo Solaro del Borgo, ricorda come quest’ultima sia da sempre stata legata all’arte e abbia sempre creduto nella sua importanza. Del Borgo ricorda l’asta dei caschi utilizzati per le attività del gruppo che vennero dati a giovani artisti di strada per essere personalizzati creando quindi un’ulteriore valore.