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Paolo Quinzi raccoglie le tracce del mondo. La mostra a Milano

P.Quinzi, Sumeri, serie di due opere, 80x60, tecnica mista su tavola P.Quinzi, Sumeri, serie di due opere, 80x60, tecnica mista su tavola
P.Quinzi, Sumeri, serie di due opere, 80x60, tecnica mista su tavola
P.Quinzi, Sumeri, serie di due opere, 80×60, tecnica mista su tavola
Lo Spazio Kryptos è lieto di ospitare Tracce, la personale di Paolo Quinzi, a cura di Vera Agosti e Giandomenico Di Marzio, dal 28 aprile al 10 maggio 2022.

L’artista è anche poeta e attore. Tra le sue ispirazione la storia, l’arte (i capitelli del Duomo di Monreale), i resti delle antiche civiltà (i Sumeri), la bellezza inaspettata. Lo slancio può arrivare dalle fratture del terreno, dalle nervature e dalle forme particolari di una roccia (Cime, Cave). Il suo è un universo multiforme, fatto di opere in serie, differenti ma legate tra loro da un sottile gioco di corrispondenze.

I lavori si possono collocare a metà strada tra pittura e scultura, come nei suoi pezzi su lycra (Memoria Nike di Samotracia, Figlia del blu) o nei dipinti con colla e gesso, caratterizzati dall’elemento della piega e per lo più monocromi. E ancora monotipi, più drammatici, sulle tonalità fredde dell’azzurro e del viola e oli su carta celesti (Piazza del Campo).

P. Quinzi, Sumeri, serie di due opere, 80x60, tecnica mista su tavola. rid (1)
P. Quinzi, Sumeri, serie di due opere, 80×60, tecnica mista su tavola. rid (1)

Il mondo lascia le sue tracce e Quinzi delicatamente le raccoglie e le trasforma come fossero tesori. L’osservatore attento potrebbe notare rimandi all’Art Brut di Jean Dubuffet.

Quinzi stesso scrive: “Senza alcun preavviso, le cose che incontro mi destano e lasciano una TRACCIA in me. Questa nel tempo germoglia, fino a che – io assente- si genera un’opera. Assente perché è imperativo che io non sovrapponga, non soffochi presuntuosamente ciò che sta per nascere.

Consenta insomma che qualcosa, che ancora non conosco, venga ad esistere. Questa la dinamica che vivo, semplice e, confesso, densa di gratitudine. Così come è avvenuto per i capitelli che ho incontrato nella cattedrale di Monreale in Sicilia, trasfigurati fino alle stoffe finali. E così per tutte le opere esposte, che non mi lasciano, in qualche modo sono e restano in me, anzi lo erano già da prima, non aspettavano altro che le riconoscessi. La realtà è infinita e senza chiedere permesso si rende presente.

P.Quinzi, Monreale, 80x60, tecnica mista su tavola
P.Quinzi, Monreale, 80×60, tecnica mista su tavola
P. Quinzi, Piazza del campo, serie di cinque opere, 42x30, olio su carta.rid
P. Quinzi, Piazza del campo, serie di cinque opere, 42×30, olio su carta.rid
P. Quinzi, Cime, serie di tre opere, 55x37, acrilico su cartoncino
P. Quinzi, Cime, serie di tre opere, 55×37, acrilico su cartoncino

Informazioni

Paolo Quinzi – Tracce
A cura di Vera Agosti e Giandomenico Di Marzio
Spazio Kryptos – Via Panfilo Castaldi, 26 – 20124 Milano
www.spaziokryptos.com; info@spaziokryptos.com; tel. 02 91705085
Apertura giovedì 28 aprile 2022 ore 19-22
Fino al 10 maggio 2022
Presentazione di Vera Agosti e Giandomenico Di Marzio
Dal lunedì al venerdì ore 16-20;
sabato su appuntamento tel: 338.2733248

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