No, non è il porno Jeff Koons qui sopra in copertina (per quanto sia uno dei più instagrammati pezzi della fiera) a salire sul podio delle opere più interessanti di FIAC 2018 (18-21 ottobre 2018). Però questo “soft Manet” dell’ex marito di Cicciolina (che fa il verso alla Colazione sull’erba del maestro del moderno parigino, e quindi al Concerto campestre di Tiziano) racchiude in sé (almeno nel titolo e citazioni) entrambi i primi classificati di questa 45esima edizione della fiera al Grand Palais. Manet e Tiziano, appunto. Rivisitati e analizzati ai raggi x dal sapiente carboncino di Robert Longo. Rispettivamente, il Bar delle Folies-Bergere (da Thaddaeus Ropac, sul milione di dollari) e la Venere allo specchio (Metro Picture, 700 mila dollari). Da qui si corre dal delicatissimo equilibrio di volumi di Giorgio Morandi del 1942 ai 10 milioni di spaziodollari per un’Attesa bianca di Fontana del ’66, passando da Sam Francis alla Bourgeois, da Felix Valloton a Baldessari, fino all’onnipresente trittico Gunther Forg (antologica in corso allo Stedelijk di Amsterdam), Markus Lupertz (mostra da Almine Rech e Museo de la vie Romantique qua a Parigi), Franz West (retrospettiva in corso al Pompidou). Qua i nostri 10 + 10 capolavori da non perdere quest’anno in fiera.
1) ROBERT LONGO (Tiziano e Manet) – Metro Pictures / Thaddaeus Ropac
2) GIORGIO MORANDI – Karsten Greve
3) GUNTHER FORG – Max Hetzler
4) SAM FRANCIS – Applicat-Prazan
5) LUCIO FONTANA – Ben Brown Fine Art
6) JOHN BALDESSARI – Natalie Seroussi
7) JEAN FAUTRIER – Galerie 1900-2000
8) HAROLD ANCART – David Zwirner
9) FELIX VALLOTON – Micheal Werner
10) ALEX KATZ – Gavin Brown’s enterprise
11) LOUISE BOURGEOIS – Hauser & Wirth
12) MARKUS LUPERTZ – Almine Rech
13) MONA HATOUM – White Cube
14) GILBERTO ZORIO – Pietro Sparta
15) JAMES WHITE – Thomas Zander
16) ALICJA KWADE – 303 Gallery
17) SIOBAN HAPALSKA – Kerlin Gallery
18) KATHARINA GROSSE – Gagosian
18) DE STAEL – Nahmad Contemporary
19) EMILIO VEDOVA – Tornabuoni
20) WOLFGANG TILLMANS – Bucholz