Una galleria, un artista, due mostre. Fino al 4 novembre Matteo Attruia sfrutta i due vani distinti della Galleria Massimodeluca per due esposizioni distinte ma interconnesse. A Flower for Piet e Sold Out sono le due mostre concepite dall’artista di Sacile (PN) che però pensa, vive e lavora ovunque.
A Venezia, Attruia allestisce un progetto espositivo in bilico tra due esigenze espressive di ogni artista: da una parte l’ambizione di esporre la propria opera con le proprie modalità, dall’altra la paura di fallire e il desiderio di proporre qualcosa di significativo.
L’ambiguità e il relativo invito alla riflessione sono due tratti caratteristici dell’arte di Attruia, che fa del paradosso la filigrana dei suoi neon e delle sue fotografie. Tra i medium preferiti, trova inoltre spazio anche la parola scritta.
Questa volta, almeno le premesse, sono esplicite: A Flower Piet nasce come un esplicito omaggio alla vita di Piet Mondrian. Si tratta dell’inaugurazione di una nuova stagione compositiva, dove ad emergere sarà la sublimazione del lavoro, e delle fatiche, di ogni artista.
Dall’altra parte Sold Out mira invece a (ri)discutere il ruolo e le aspettative di alcuni degli attori del sistema dell’arte, e ad immaginare modalità alternative di presentazione e fruizione delle opere. Attruia interviene sull’idea di mostra come dispositivo espositivo, immaginando di essa modalità e finalità del tutto alternative.