Lunga circa 23 metri, la nave commerciale risalente alla Grecia antica, che probabilmente aveva un equipaggio fra i 15 e i 25 uomini, conserva ancora l’albero, i timoni e le sezioni dei remi ancora intatti
“Questo cambierà la nostra comprensione delle costruzioni navali e della navigazione in quel tempo“. E quel tempo, evocato professor John Adams, ricercatore capo presso il Maritime Archaeology Project del Mar Nero, corrisponde a oltre 2.400 anni fa: a quell’epoca risale infatti il relitto di nave scoperto sui fondali al largo della Bulgaria, che diventa la più antica imbarcazione mai rinvenuta sott’acqua nella storia. Lunga circa 23 metri, la nave commerciale risalente alla Grecia antica, che probabilmente aveva un equipaggio fra i 15 e i 25 uomini, conserva ancora l’albero, i timoni e le sezioni dei remi ancora intatti.
Gli esperti ritengono che questa incredibile conservazione sia stata possibile grazie alla mancanza di ossigeno e luce che esiste alla profondità alla quale è stata scoperta, circa 2 chilometri. Queste condizioni sono ideali per la conservazione, dal momento che nessun essere vivente, compresi gli organismi che tendono a divorare il legno, riesce a sopravvivere. “Trovare una nave del mondo classico ancora intatta sotto 2mila metri d’acqua è qualcosa che non avrei mai pensato possibile“, ha aggiunto Adams.