Torino. Il potere dell’arte nella memoria collettiva di un paese. È su questo concetto che si basa il progetto di Petrit Halilaj (Kostërrc, Skenderaj-Kosovo 1986) nella sua inedita personale, Shkrepëtima, alla Fondazione Merz dal 29 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019. Il percorso dell’artista, curato da Leonardo Bigazzi, si articola in tre diverse tappe. Una performance tra le rovine della Casa della Cultura di Runik (Kosovo). Una mostra al Zentrum Paul Klee di Berna. Ed infine l’esposizione torinese che ricontestualizza all’interno dello spazio espositivo le scenografie, i costumi e gli oggetti di scena della performance di Runik.
Petrit Halilaj, vincitore del settore arte della seconda edizione del Mario Merz Prize, scava fino alle radici storiche della cittadina kosovara dove è cresciuto. Mettendo in discussione i modelli che ancora oggi regolano la struttura sociale il suo lavoro vuole fungere da scintilla (Shkrepëtima in lingua albanese significa proprio lampo) per stimolare lo sviluppo culturale ormai inesistente. Ha cercato di traslare il progetto a Torino dove ha messo in relazione due edifici che rappresentano una testimonianza storica importante e un punto di riferimento per le comunità. L’identità collettiva di una città che è espressione di un’identità molto più ampia e in cui tutti si possono riconoscere.
Informazioni utili
Petrit Halilaj. Shkrepëtima
29 ottobre 2018 – 3 febbraio 2019
Fondazione Merz, via Limone – 24, 10141 Torino
A cura di Leonardo Bigazzi
Inaugurazione: lunedì 29 ottobre ore 19.00
Orari: martedì – domenica | 11.00 – 19.00
Biglietti: € 6,00 intero, € 3,50 ridotto (visitatori di età compresa tra i 10 e i 26 anni, maggiori di 65 anni, gruppi organizzati min. 10 persone, possessori di Pyou Card) – Gratuito (bambini fino a 10 anni, disabili e accompagnatori, possessori tessera Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card, Card ContemporaneamenteItalia, membri ICOM, giornalisti con tessera in corso di validità o accreditati, amici Fondazione Merz e ogni prima domenica del mese).