Da Boccioni a Paolini, da Savinio a Fontana fino a Melotti e Boetti. Il Museo del Novecento di Milano, dal 23 novembre al 24 febbraio, ospiterà l’eccezionale raccolta di opere su carta della Collezione Ramo. Più di 100 opere che -in dialogo con quelle della collezione permanente del museo meneghino, i cui autori in gran parte coincidono con quelli della collezione privata in questione- sveleranno al grande pubblico l’affascinante, ma per alcuni –troppi– versi ancora sconosciuto, mondo del disegno.
>> Chi ha paura del disegno? Il titolo della mostra -volutamente provocatorio- ironizza sulla mancanza di una vera e propria cultura del disegno nella storia dell’arte. Presentando le opere in maniera non convenzionale -con un allestimento che si preannuncia dal grande impatto visivo- la mostra vuole essere un’occasione di riflessione ma anche di celebrazione e memoria nei confronti di Giuseppe Rabolini -recentemente scomparso-, che con sensibilità e lungimiranza ha creduto nella forza e nelle qualità uniche del disegno, riunendo questa eccezionale collezione.
La selezione di opere che sarà ospitata dal Museo dli Novecento presenterà un’ampia selezione di lavori dei più rappresentativi artisti italiani del XX secolo. Con più di 500 opere, la raccolta Ramo ripercorre le tappe della storia dell’arte italiana dal primo ‘900 seguendo il percorso e le tracce su carta dei maggiori protagonisti delle avanguardie storiche fino ai primi anni Novanta, con lo scopo di mostrare come il disegno sia connotato da un valore autonomo, al pari di pittura e scultura.
I temi che caratterizzano l’esposizione -a cura di Irina Zucca Alessandrelli- sono quelli trasversali alla storia dell’arte italiana del secolo scorso: le tipologie di astrattismo, i disegni degli scultori, i riferimenti alla storia dell’arte antica, l’uso della parola combinata con l’immagine e altre peculiarità di stile e contenuto, caratteristiche uniche della sola arte italiana su carta.
I disegni esposti -molti dei quali rari ed inediti- offriranno una nuova lettura e prospettiva sulla produzione di artisti quali Tancredi, Gnoli, Burri e scultori del calibro di Wildt, Marini, Consagra. La collezione, inoltre, permetterà di conoscere ed approfondire la produzione iniziale o tarda -meno nota ma non per questo meno interessante- di artisti come Sant’Elia o Munari e di scoprire per la prima volta i disegni di artisti noti per le loro installazioni come Merz, Kounellis, Anselmo e Calzolari.
Informazioni utili
Chi ha paura del disegno? Opere su carta del ‘900 italiano dalla Collezione Ramo
a cura di Irina Zucca Alessandrelli
23 novembre 2018 – 24 febbraio 2019
Inaugurazione 22 novembre 2018, ore 18