Grazie ad Associazioni di volontariato con Artisti Dentro Onlus anche la vita dei detenuti può essere migliore, almeno per quel lasso di tempo che possono passare praticando arte, attività che contribuisce alla rieducazione del detenuto. Artisti Dentro Onlus, in base all’art. 27 della Costituzione Italiana, si impegna a proporre nelle carceri momenti di svago e crescita con tre progetti: Scrittori Dentro, Cuochi Dentro e Pittori Dentro. Intorno alla onlus ci sono poi persone che contribuiscono a far si che questi progetti possano essere divulgati al grande pubblico,ed ecco che nascono eventi come l’esposizione che si terrà il 16 e il 17 novembre presso loSpazio BIG SantaMarta di Milano,con la terza edizione di MOSTRAGALEOTTA. Si inizia il 16 alle 18.00 con la presentazione dell’antologia di Artisti Dentro 2018, a seguire vernissage, premiazione e vendita a prezzi simbolici .
Anche quest’anno oltre alla generosa disponibilità di Massimo Ciaccio per lo spazio messo a disposizione, a Giancarlo Lacchin per la curatela e a numerosi collaboratori,ci sono anche un numero consistente di artisti fuori(professionisti e affermati)che si sono residisponibilia donarele opere prodotte su cartoline fornite dall’associazione e poi spedite per via postale che insieme alle opere dei carcerati costituisco questa particola esposizione. Abbiamo intervistato Sibyl von derSchulenburgper farci raccontare qualcosa di questa edizione.
Di quanti progetti vi fate promotori?
Abbiamo tre progetti che si fondano sul concorso: arte culinaria a cui si partecipa con le ricette, letteratura a cui si partecipa con racconti brevi, poesie o testi rap, e arte visuale in senso lato che richiede l’invio di un prodotto di mail-art eseguito con qualsiasi tecnica. Ci sono già arrivate sculture incollate alla cartolina, le Poste Italiane sanno anche lavorare bene.
Qualche volta entriamo nelle carceri per offrire interessanti occasioni d’arte, corsi di pittura e cake design, incontri con l’autore o con lo chef. Tutto ciò è possibile anche grazie alle aziende che credono nel nostro obiettivo e ci supportano in vario modo, tra cui Arnoldo Mondadori Editore, Azienda Maimeri, Ciaccio Arte, Fondazione Maimeri, Il Prato Publishing House e Télefo S.p.A.
Questa è la terza edizione ci anticipa qualche novità?
L’edizione di quest’anno sarà organizzata per tematica o tecnica,aiutandocosì il fruitore a recepire al meglio le varie sensazioni e motivazioni che stanno dietro ogni opera. Ci siamo focalizzati anche sul tema dei messaggi,viste le tante cartoline con missive d’amore, richieste di scuse, aforismi e altri testi, oppure radunando le opere che esprimono la vita in cella e il modo di sentirsi carcerato.Uno dei temi più interessanti è forse la timbratura frontale, opere che il caso ha voluto che fossero timbrate sul lato che porta l’opera d’arte aggiungendo, sovente, qualcosa di molto interessante dal punto di vista artistico.I temi sono: collage, cuori, messaggi, natura, sentirsi “dentro”, visagisti, astrattisti, fumettisti e timbratura frontale.
Chi sono gli artisti fuori coinvolti in questa edizione?
Si tratta di persone che hanno la sensibilità per immaginare la sofferenza di chi è dietro le sbarre, immedesimarsi e comprendere che, talvolta, l’errore di un momento può costarti molto caro. L’artista sa che l’eccesso può far parte della vita, che sogni e ambizione possono anche travolgere il buon senso, ma sa anche che sovente è solo il caso che decide se si dovrà portare l’etichetta del criminale oppure conservare quella del cittadino con la fedina penale pulita.
Trentasette artisti affermati hanno offerto le loro opere di mail-art, inviate con le stesse modalità di quelle dei detenuti, a sostegno di chi, in carcere, voglia ritrovare la strada del buon senso e della convivenza civile attraverso la creatività. Non tutte le cartoline inviate da questi artisti sono arrivate a destinazione, alcune sono forse per strada; ci farebbe particolarmente male sapere che queste prove di solidarietà si siano perse nei meandri del sistema postale anche se il rischio della spedizione fa parte del gioco.
Gli artisti che quest’anno ringraziamo sono:Gianluca Balocco, Bonardi Giovanna, Antonella Cappuccio, Casagrande &Recalcati, Giovanni Cerri, Mafalda Cortina, Filippo Cristini, Gianluca Quaglia, Pino Deodato, il gruppo F4 – Giuseppe Veneziano, Massimo Alioto, Vanni Cuoghi eAli Hassoun-,Umberto Faini, Linda Ferrari, Andrea ForgesDavanzati, Davide Foschi, Francesconi Beppe, Raul Gabriel, Giachetti Giovanna, Gionata Gesi, Michelle Hold, OkiIzumi, Alfonso Lentini, CateMaggia, Paolo Manazza, Andrea Massari, Italo Mazzei, Osvaldo Moi, Michela Molinari, Petra Probst, Guido Peruz, Bona Tolotti, Angela Trapani, Ttzoi, Mario Vincenti, Dario Zaffaroni.
Come vivono questo appuntamento i detenuti ?
Siamo partiti con l’idea che il concorso potesse innescare un meccanismo di reazione all’indolenza che pervade le carceri, che la competizione potesse fungere da leva perstimolare motivazione e ambizione, e che i detenuti raccogliessero la sfida a dimostrare di essere capaci di fare anche qualcosa di buono. La creatività è un fare e di questo ha bisogno chi intraprende un percorso per il cambiamento perché un divenire senza il fare è solo l’eterno girare delle lancette, non è vita.
Le lettere di ringraziamento che ci giungono da varie carceri d’Italia, anche da quelle di massima sicurezza, confermano che abbiamo imboccato la via giusta; lo sappiamo, non possiamo recuperarli tutti, ma ognuno di loro ha diritto ad avere un’occasione.
In questo momento, mentre i nuovi bandi non sono ancora aperti, nelle carceri ci sono detenuti che già scrivono, cucinano e dipingono per le edizioni 2019 dei nostri concorsi.
Programmi per il futuro?
Il programma che più mi tenta al momento è l’ampliamento della sezione rep. C’è tanta voglia di rep nelle carceri, è un modo naturale di rilasciare emozioni forti, lo abbiamo notatonelle poesie dei detenutiche hanno quasi tutte il ritmo del battito cardiaco. Sarebbe bello poter mettere su base il testovincitore, interpretato da un rapper libero e poi lanciarlo su youtube, ma per questo ci servirebbe maggior supporto dal mondo libero del rap.
In particolare ci piacerebbe dedicarci di più ai minor (fino a 25 anni) che potrebbero trarre giovamento dai concorsi in quanto, vivere male la competizione è uno dei fattori che portano i giovani a delinquere, all’inserimento in bande minorili e poi all’ascesa ai vertici delle organizzazioni criminali, strutture protettive per personalità fragili e insicure. Le ricerche ci dicono che i giovani che fanno attività agonistica (di qualsiasi tipo) sono meno tendenti a delinquere e uno dei meccanismi a cui si deve questa condizione è l’apprendimento della gestione dell’ansia, del confronto, e di ogni altro elemento tipico della competizione.
L’anno prossimo Matera sarà capitale europea della cultura e per questa occasione abbiamo in progetto una mostra di mail-art in quel contesto, un evento che veda affiancati pittori detenuti e liberi a testimonianza del valore pedagogico dell’arte che può forgiare la mente alla concezione del bello e per questo annoverata tra i mezzi atti alla “rieducazione del condannato” prevista dall’art. 27 della Costituzione.
SusanneCapolongo
MOSTRA GALEOTTA
A cura di Giancarlo Lacchin
SPAZIO BIG Santa Marta
Via Santa Marta 10 MILANO
16/11 ore 18 presentazione antologia Artisti Dentro 2018
ore 19 vernissage e premiazione Pittori Dentro 2019
17/11 orario 10.00 – 18.00
www.artistidentro.com