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I quattri elementi, il fil rouge dell’asta di arte tribale da Dorotheum

Maschera di danza "Bedu" dei Nafanan, dei Kulango, regione Bondouko, Ghana, altezza 202 cm, Collezione Franco Monti, stima € 40.000 - 50.000 Maschera di danza "Bedu" dei Nafanan, dei Kulango, regione Bondouko, Ghana, altezza 202 cm, Collezione Franco Monti, stima € 40.000 - 50.000

“Arte tribale” in asta da Dorotheum a Vienna il 4 dicembre 2018.

Secondo l’esperto Joris Visser sono da attribuire ai quattro elementi gli oggetti in asta. Così, ad esempio, l’elemento terra è costituito principalmente da oggetti in terracotta o pietra che simboleggiano gli albori dell’umanità. O ancora, l’elemento fuoco è per lo più rappresentato da sculture in bronzo.

L’asta offre 130 oggetti provenienti da diverse collezioni internazionali – un’ampia porzione dei quali appartiene alla Collezione dello scultore italiano Franco Monti (Milano 1931 – 2008 Ibiza). Le sculture africane esercitarono già nella sua gioventù un particolare fascino su di lui. A partire dagli anni Cinquanta, egli intraprese lo studio dell’etnologia a Parigi, con cui ebbe inizio un lungo periodo di ricerca, di viaggi, curatele di mostre, e di insegnamento. In quello stesso periodo, egli stesso cominciò a collezionare oggetti. Ma la scultura africana fu nel contempo anche fonte d’ispirazione per le sue proprie opere d’arte. Monti fu in rapporto di amicizia con i più grandi artisti del suo tempo, tra cui Alberto Giacometti, Marino Marini, Lucio Fontana, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Mario Negri, nonché con importanti personalità del mondo dell’arte, come Peggy Guggenheim. L’asta di Dorotheum propone 85 pezzi provenienti dalla sua collezione. Gli oggetti riflettono la vita e l’opera di uno dei più grandi esperti di arte africana, e furono collezionati con grande rispetto e profonda conoscenza per le culture da cui provengono.

L’asta di Dorotheum comprende anche quell’oggetto che ornava tra l’altro la copertina del catalogo della retrospettiva dedicata alla Collezione Monti presso la Kunsthalle Darmstadt nel 1967. Il medesimo oggetto troneggia ora sulla copertina del catalogo di vendita di Dorotheum. Questa straordinaria e monumentale maschera “Bedu”, alta ben 202 cm, in legno, è una maschera di danza maschile dei Nafana, dei Kulango e di gruppi limitrofi nella regione intorno a Bondouko, in Costa d’Avorio e nel Ghana.

Maschera di danza "Bedu" dei Nafanan, dei Kulango, regione Bondouko, Ghana, altezza 202 cm, Collezione Franco Monti, stima € 40.000 - 50.000
Maschera di danza “Bedu” dei Nafanan, dei Kulango, regione Bondouko, Ghana, altezza 202 cm, Collezione Franco Monti, stima € 40.000 – 50.000

Siffatte maschere cerimoniali – di forma geometrica, intagliate ed espressivamente dipinte – sono connesse alle fasi lunari. Il valore stimato si aggira sui 40.000-50.000 euro. Per soli 2.200-2.600 euro è possibile acquistare una misteriosa figura di animale in terracotta dei Lobi, Abouno-Burkina Faso. Di grandiose proporzioni cubistiche è invece una rara scultura raffigurante una testa di Giano, alta ben 113 cm, dei Senufo, Costa d’Avorio (stima 8.000-10.000 euro).

L’oggetto più prezioso dell’asta è una figura di potere “nkisi” in legno dei Songye (Congo) proveniente dalla collezione di Josef Christians, acquisita nel 1969. Si tratta di una statua di enorme significato storico e culturale – e, nel contempo, di una vera e propria opera d’arte. Questa figura, alta 102 cm, veniva in origine toccata esclusivamente dagli sciamani della tribù ed è una delle poche ad avere conservato le proprie sostanze magiche. La stima va dai 220.000 ai 240.000 euro per questa scultura, raffigurante un capo tribù dell’Africa subsahariana, e che in cinquant’anni non è mai stata esposta.

Figura di potere "nkisi" dei Songye (Kongo), altezza 102 cm, stima € 220.000 - 240.000
Figura di potere “nkisi” dei Songye (Kongo), altezza 102 cm, stima € 220.000 – 240.000

Un’importante statuetta “malanggan”, Nuova Irlanda, sec. XIX, raffigura una testa circondata da una creatura primigenia, il serpente Nagar. Questa scultura magica ha il potere di trasferire l’energia da una generazione a quella successiva. L’uccello sulla testa rappresenta il clan e si ritiene che possa comunicare con gli spiriti degli antenati. Questa figura rituale è stimata tra gli 8.000 e i 10.000 euro.

Tra gli ulteriori oggetti dell’offerta: un totem degli Haida, alto ben 194 cm e proveniente dalla Columbia Britannica, intagliato con raffigurazioni di stemmi (90.000 – 100.000 euro) e uno sgabello dell’oratore del Sepik, Papua Nuova Guinea (50.000 – 55.000 euro).

Testa "Malanggan" altezza 60 cm, del 19 secolo, stima € 8.000 - 10.000
Testa “Malanggan” altezza 60 cm, del 19 secolo, stima € 8.000 – 10.000+
Figura di guerriero dei Bambara, Mali, 22 x 10 x 10 cm, Collezione Franco Monti, stima € 5.000 - 6.000
Figura di guerriero dei Bambara, Mali, 22 x 10 x 10 cm, Collezione Franco Monti, stima € 5.000 – 6.000
Scultura bifronte dei Senufo, Costa d'Avorio, 113 x 17 x 17 cm,  collezione Franco Monti, stima € 8.000 - 10.000
Scultura bifronte dei Senufo, Costa d’Avorio, 113 x 17 x 17 cm, collezione Franco Monti, stima € 8.000 – 10.000

TRIBAL ELEMENTS, Collezione Franco Monti ed altri
Data dell’sta Martedì, 4 dicembre 2018, ore 14:00
Esposizione dal 1 dicembre 2018
Luogo Palais Dorotheum, Vienna 1, Dorotheergasse 17
Esperto Joris Visser, cell. +32-476-97 16 71,
joris.visser@dorotheum.com

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