Mancano pochi giorni all’apertura ufficiale di Art Basel Miami Beach 2018 (qui tutto quello che c’è da sapere), e alla Miami Art Week, e l’attenzione è rivolta ancora una volta su Banksy. Proprio lui, il noto più ignoto street artist di Bristol. Non sono passati ancora due mesi dall’asta autunnale di Sotheby’s a Londra, dove Banksy si è consacrato a vera e propria superstar (in tutti i sensi…), che già si torna a parlare dell’artista inglese. Questa volta, tuttavia, non per sua volontà. Siamo dall’altra parte del mondo e due exhibits hanno scatenato polemiche al sole della Florida: si tratta delle ennesime mostre non autorizzate, come (ad esempio) quella appena conclusasi alla Casa degli Artisti di Mosca -con record di visitatori- o alla neoinaugurata esposizione al Mudec di Milano.
Saving Banksy Miami è in programma dal 6 al 9 dicembre alla Superchief Gallery e riprende il titolo del noto documentario Netflix –Saving Banksy– uscito negli Stati Uniti il 27 gennaio 2017. Qui viene raccontata la vicenda di Haight Street Rat, il lavoro a stencil realizzato nel quartiere storico di Haight e Ashbury di San Francisco nel 2010 che rischiò di essere distrutto. L’opera, protagonista della mostra, venne infatti salvata dal collezionista di street art Brian Grief, il quale spese $ 40.000 per rimuoverla professionalmente dal lato di un edificio.
L’esposizione è una vera e propria tournée, in Nord America da giugno con precedenti tappe a Toronto, Jacksonville, Kokomo e Waco. Non ci sarebbe nulla di particolarmente scandaloso, anzi a differenza di molte altre exhibits è totalmente gratuita, se non fosse che l’opera raffigurante il famoso topo non sia altro che una “trappola” per mostrare tutta una serie di opere associate alla street art di artisti locali o internazionali che con Banksy non hanno nulla a che fare.
The Art of Banksy, invece, scalda leggermente di più l’opinione pubblica e il diretto interessato: visitabile dal primo dicembre 2018 al 28 febbraio 2019 presso i Magic City Studios, è curata da Steve Lazarides, nome ben noto a Banksy essendo stato suo manager fino al 2008 e da cui si è separato in misteriose circostanze. La mostra presenta 80 serigrafie, dipinti, sculture e altre opere al coperto -tutte provenienti da collezioni private- realizzate dallo street artist prima che i due chiusero i rapporti. Tra le più iconiche presenti la serigrafia del famigerato Girl With Balloon e Flag Wall.
A differenza di Save Banksy Miami l’esposizione itinerante -alla sua prima statunitense a Miami dopo le soste a Melbourne, Tel Aviv e Toronto- prevede un biglietto che varia dai $ 35 ai $ 50. Un portavoce della Pest Control, la società che gestisce e rappresenta l’artista, si è appellato all’Herald Miami via e-mail dichiarando che non solo gli organizzatori abusano del nome di Banksy per una personale avidità di denaro, ma ingannano il pubblico stesso non essendo, la mostra, voluta e autorizzata da questo. La difesa della controparte arriva direttamente da Lazarides che sottolinea come non si sia mai voluto far intendere un coinvolgimento dell’artista, aggiungendo che il pubblico ha il diritto di ammirarne le opere, le quali altrimenti si troverebbero nascoste in qualche collezione privata.
La questione è rovente, non solo perché si tratta di una mostra -l’ennesima- non autorizzata e a scopo di lucro ma sopratutto perché in totale contrasto con lo spirito che da sempre alimenta il genio creativo Banksy: la lotta contro l’istituzionalizzazione dell’arte, il consumismo e le leggi del mercato diventa ossimoro e si vanifica. Non c’è dubbio, tuttavia, che la sabbia alzatasi dalla Baia di Biscayne non faccia altro che accrescerne la fama, alimentando ulteriormente le aspettative di una nuova entrata in scena dell’artista in perfetto stile Banksy.
Informazioni utili
Saving Banksy Miami
6 – 9 dicembre 2018
Superchief Gallery, 3100 NW Seventh Ave.,
Miami
The Art of Banksy
1 dicembre 2018 – 28 febbraio 2019
Magic City Studios, 6301 NE Fourth Ave.,
Miami
Caso Banksy. Dalla Miami Art Week è polemica su due mostre non autorizzate
[Prima immagine: Banksy, Kissing Coppers]