La videoartist Charlotte Prodger è la vincitrice dell’edizione 2018 del premio inglese Turner Prize
Istituito nel 1984, il Turner Prize è riservato esclusivamente agli artisti britannici di nascita o che risiedono in Gran Bretagna. Charlotte Prodger è nata a Bournemouth nel 1974 e ha studiato alla Goldsmiths di Londra e alla Glasgow School of Art ed è già stata selezionata per rappresentare la Scozia alla Biennale di Venezia 2019.
Ha vinto l’assegno da 25 mila sterline con un video girato con il suo iphone in cui racconta le emozioni del suo coming out, cosa significa essere omosessuale nella campagna scozzese.
Il titolo del cortometraggio è “Bridgit”, 32 minuti di girato «con immagini evocative di una elevata qualità pittorica e con continui richiami alla storia dell’arte». Il presidente della giuria, Alex Farquharson, direttore della Tate Britain, ha spiegato che il lavoro della Prodger «mostra bene il volto di una generazione più giovane di artisti che si è affacciata sulla scena pubblica. Affronta l’identità di genere come un tema non risolto, come qualcosa di fluido, come qualcosa che non sempre si conforma alle norme della società».
Gli altri finalisti erano Forensic Architecture, Naeem Mohaiemen e Luke Willis Thompson, ai quali è andato un assegno di 5 mila sterline ciascuno. La mostra delle opere finaliste prosegue fino al 6 gennaio 2019 alla Tate di Londra