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Rama, Morlotti, Isgrò: gli italiani sugli scudi in asta da Wannenes

Renato Birolli Lotto 45, Renato Birolli
Ennio Morlotti
LOTTO 63, Ennio Morlotti

La casa d’aste Wannenes chiude un’asta dai valori medi. Ai pochi invenduti hanno corrisposto  vendite che non sempre sono riuscite a superare le stime minime. Sugli scudi gli italiani Carol Rama, Pomodoro, Isgrò, Simeti e Morlotti.

È la sera del 13 dicembre e a Milano si inizia a percepire l’inverno. Non si fa eccezione ai Frigoriferi Milanesi, dove la casa d’aste Wannenes tiene l’ultima sessione di vendita dedicata all’arte moderna e contemporanea nel 2018. A chiudere definitivamente l’anno sarà ‘Design & stile italiano’, il 17 e 18 dicembre a Genova. Il freddo sembra intorpidire anche la sala e i bidder presenti faticano a distaccarsi dalla calma che come una piatta superficie lacustre ricopre la stanza.

I primi lotti si susseguono con pochi sussulti anche da parte dei bidder che operano al telefono e attraverso la piattaforma dedicata. A distinguersi è l’Aeropittura futurista di Italo Ferro che riesce a raggiungere la stima massima di 9.000 euro. È proprio questa aggiudicazione ad animare la sala, che come sospinta dallo spirito irrequieto tipico dei futuristi forza il martello del battitore Piermatteo Carnaroli fino ai 14.000 euro per aggiudicarsi Astrazione di una resistenza (occhio del ciclope) di Prampolini, proprio un’altra opera della corrente avanguardistica del primo Novecento italiano. Ormai accesa la miccia, assistiamo ad altre due aggiudicazioni rilevanti, ancora una volta italiane, anche se questa volta non futuriste: Massimo Campigli, Donne ai bagni (14.000 euro) e Carlo Carrà, Paesaggio (19.000).

LOTTO 15 – ENRICO PRAMPOLINI, Astrazione di una resistenza (l’occhio del ciclope)
LOTTO 15 – Enrico Prampolini, Astrazione di una resistenza (l’occhio del ciclope)

Se già quel placido manto d’acqua aveva iniziato ad incresparsi a ritmo futurista, il mormorio in sala all’annuncio del lotto 35 lascia presagire il definivo arrivo dell’onda. I presenti ritti sulle sedie, i rappresentati telefonici dei bidder da remoto tutti in piedi e il battitore a scaldare il martello per Bruno Munari. Nel frenetico vociferare le offerte si inseguono e rincorrono, fino all’aggiudicazione finale che triplica la stima più elevata. Negativo positivo è venduto a 12.000 euro.

Willi Baumeister prova a spezzare l’egemonia italiana con Schwarze Formen Auf Weiss (Notturno), battuto per 22.000 euro. Dopo una manciata di lotti ecco arrivare uno dei prezzi pregiati del catalogo, ovvero Alla ricerca, di Renato Birolli. L’armonia astratta e piena di colori accende gli occhi dei bidder, che si spingono fino a 35.000 euro pur di aggiudicarsela. È ancora un italiano, Nuvolo, a distinguersi con un’aggiudicazione di 14.000 che va a superare la stima massima. E poi Dorazio, Reticolo (19.000 euro), ad anticipare la pasta densa e luccicante di Ennio Morlotti, che con 5 opere in fila raccoglie offerte per 42.500 euro.

Renato Birolli
Lotto 45, Renato Birolli

Una serie di lotti minori funge da rullo di tamburi, da corteo d’accompagnamento verso 3 fra i lotti più importanti. Il lotto 85 è un acrilico verde, mosso da un’estroflessione imponente (12 cm), che si espande fino a condensarsi in un ovale. È appunto Ovale verde, di Turi Simeti, che si muove rapidamente e senza indugi sulla soglia della stima minima di 50.000 euro, realizzando un hammer price di 48.000 euro. Dalla tela che fugge da se stessa al libro che nega la sua funzione: stiamo parlando di Libro cancellato di Isgrò, che brucia la sua stima iniziale (20.000 euro) e viene battuto per 26.000 euro. Il trio pregiato si conclude con un delicato dittico di Carol Rama. Per la sua opera in cuoio e camera d’aria, l’offerta più alta è andata a pareggiare la stima minima di 45.000 euro.

Carol Rama
LOTTO 123, Carol Rama

Ma a sorpresa è l’outsider Pomodoro a regalare a Wannenes un rialzo sulla stima massima. Una sua Sfera in bronzo dorato ha scavalcato la stima di 30.000 euro raggiungendo una valutazione di 32.000 euro.

LOTTO 128, Arnaldo Pomodoro
LOTTO 128, Arnaldo Pomodoro

 

 

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