Risultati che chiudono definitivamente le polemiche che recentemente hanno coinvolto la direttrice Anna Coliva, accusata in forma anonima di “assenteismo” ma successivamente riabilitata e reintegrata
“Raggiungere questo risultato è stato possibile grazie a diverse iniziative convergenti alla migliore fruizione del museo, dalle aperture serali straordinarie all’accurata rimodulazione delle fasce orarie di accesso, con diversificazione delle tariffe, ma anche alla più razionale distribuzione delle presenze nell’arco delle giornata“. Così la direttrice Anna Coliva commenta il bilancio per l’anno 2018 della Galleria Borghese di Roma, che si chiuderà con un sensazionale incremento degli incassi del 53,20%. Risultati che forse chiuderanno definitivamente le polemiche che recentemente hanno coinvolto la stessa direttrice, accusata – in forma anonima – di “assenteismo” ma successivamente riabilitata e reintegrata.
Un risultato eccezionale specie per un museo come la Galleria Borghese che, per motivi di sicurezza, deve rispettare il numero massimo di visitatori consentiti contemporaneamente al suo interno, possibile quindi grazie allo studio dei flussi e dei tempi di permanenza dei visitatori all’interno e all’apertura prolungata del giovedì sera. Ed a supportare lo straordinario successo ha contribuito la grande mostra di Bernini, che ha portato ad aperture serali nei fine settimana per consentire di fare fronte, per quanto possibile, alle richieste. Rivoluzionaria poi è stata l’introduzione della formula last minute, che permette di acquistare i biglietti direttamente in biglietteria senza prenotazione e con una minima attesa.
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